Subaru XV, regina di trazione in salsa crossover [PROVA SU STRADA]

Il plus di una trazione incredibile, la tecnologia finalmente al top di categoria

Subaru XV La MY2018 è un’auto tutta nuova, oltre a questo è tra le prime a rinunciare al diesel ed al cambio manuale, con 2 propulsori benzina e il CVT Lineartronic

Sembra quasi un restyling, in realtà la XV è tutta un’altra vettura rispetto a quella che abbiamo a lungo provato la scorsa estate (qui il link al nostro articolo #HOLIDAYTEST). Prima di tutto si basa sulla nuovissima piattaforma SGP (Subaru Global Platform), che la accomuna con la nuova Impreza, più leggera ed al contempo più rigida di oltre il 70% e con sospensioni che promettono un rollio del 50% in meno, oltre a questo mette sul piatto una dotazione tecnologica che rende la nuova Subaru XV decisamente più moderna.

Passando a propulsori e trasmissione, Subaru compie un passo che taglia con il passato, mandando in pensione quel diesel boxer che, arrivato tardi, ha avuto una vita decisamente breve, dato che la sua carriera non è arrivata nemmeno alla soglia dei 10 anni. Subaru, tra le prime in assoluto, abbandona infatti i propulsori a gasolio, offrendo per ora (in attesa di una versione GPL) solo due benzina ad iniezione diretta, da 1.6 e 2 litri, quest’ultimo sotto al cofano dell’esemplare da noi provato. In entrambi i casi si accoppiano unicamente alla trasmissione Lineartronic. Anche in questo caso si pensiona il “vecchio” manuale, a favore del CVT “rivisto e corretto” da Subaru, con accorgimenti che ne smussano molto i difetti congeniti (effetto slittamento in stile scooter, tanto per essere chiari), che tornano però a farsi sentire in determinati contesti, come guidando in modo sportivo in una strada di montagna in salita. D’altronde è evidente il passaggio ad un nuovo percorso per Subaru, che presto pensionerà la mitica “STI” (di cui proveremo uno degli ultimi esemplari a breve) a favore proprio di vetture come la XV, che punta sulla praticità, sulla formidabile trazione Simmetrical AWD e sulla qualità che dura nel tempo, quali principali valori che fanno letteralmente innamorare i propri clienti, non a caso tra i più fedeli in assoluto, addirittura al modello, oltre che al marchio.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Nuova, ma sotto una pelle conosciuta

Fin troppo scontato sarebbe dire “modello vincente non si cambia”, perché la XV, venduta in circa 700 mila pezzi in sei anni di carriera, dato che diventa quasi clamoroso considerando il fatto che Subaru ha superato per la prima volta nel 2017 la soglia del milione di veicoli prodotti, rappresenta il best seller della casa delle Pleiadi in molti Paesi, come l’Italia ad esempio, dove è forte addirittura di una quota del 40% delle auto totali del brand giapponese.

Le novità ne mantengono inalterato lo stile, ma i ritocchi, soffermandosi a confrontare la vecchia e la nuova XV, sono profondi e rendono evidente il fatto che sia un’auto completamente nuova. Si confermano i suoi punti di forza, andando a renderli ancor più evidenti, con linee scolpite e muscolari, al contempo troviamo però numerosi tocchi di modernità, come il nuovo taglio dei fari e la firma luminosa che le luci diurne a led vanno a definire. Il frontale si fa poi maggiormente aggressivo, grazie ad una calandra che perde gran parte delle cromature a favore di una finitura nera, mentre la zona posteriore accentua il senso di sviluppo orizzontale con fanali tutti nuovi ed altri sapienti ritocchi nel suo design.

La XV evolve quindi un design vincente. Si tratta infatti di una vettura che è riuscita a non rinunciare ad una altezza da terra molto generosa (ben 22 cm) ed a elementi indispensabili per poterla realmente guidare in off road (vedi angoli di attacco, particolarmente vantaggiosi anche grazie a sbalzi molto ridotti), malgrado le linee siano accattivanti, slanciate e sportive. Con la MY2018 guadagna giusto un pizzico (nell’ordine di 2 cm), in tutte le tre misure, arrivando a 446,5 di lunghezza, 180 di larghezza e 161,5 in altezza. Per quanto riguardo il passo, cresce anch’esso proprio di 2 cm, fino a 266,5.

Vettura concreta, anche alla voce capacità del bagagliaio, che guadagna qualcosa attestandosi a 385 litri, così come aumenta la possibilità di stivare oggetti di grosse dimensioni, a schienali posteriori abbattuti, visto che dai precedenti 1.270 litri, la XV cresce di ben 40 litri, arrivando ora a 1.310.

Interno: Un grande passo in avanti, quanto a qualità e tecnologia

Se fuori la XV cambia in modo molto discreto, mantenendo inalterato il suo stile e affinando concetti noti, dentro il salto è quasi epocale. Conferma anche in questo caso alcuni elementi conosciuti, come il display sottile nella parte alta della plancia, ma le novità sono tante, incluso un gradino importante nella direzione della qualità, oltre che della modernità. Materiali più pregiati, una attenzione ed una cura nettamente migliorati, che fanno della XV una Subaru di nuova generazione. Dimenticate quell’approccio un po’ particolare dei modelli del recente passato, dal sapore “anni ‘90”, la nuova XV è ora assolutamente al passo con la miglior concorrenza, con un sistema infotainment profondamente rivisto, con tantissime nuove funzionalità ed opzioni per personalizzare i dati sul display alto, che diventa ora molto comodo, non più solo un gadget rinunciabile come era in passato.

Il navigatore, si serie sui due allestimenti più ricchi (sono anche gli unici disponibili per l’XV con motore 2 litri), dove è abbinato ad un display che da 6.5 passa ad 8”, reagisce in modo rapido ai comandi, che possono essere anche di tipo vocale. Sistema che è ora connesso al cellulare, grazie alla presenza di Android Auto ed Apple Carplay.

I tasti tra le ore 7 ed 8 dietro al volante, in passato quasi superflui, consentono sulla nuova XV di navigare tra numerosi dati e nuove funzionalità, un po’ da scoprire nelle fase iniziali, ma comode nella loro gestione una volta che ci si prende dimestichezza. Da segnalare la presenza di ben 4 prese USB, tra la zona davanti al cambio ed il portaoggetti sotto al bracciolo, oltre che di 2 prese 12 volt.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

La miglior trazione integrale al Mondo e tanta nuova tecnologia

Partiamo da una conferma quasi scontata, ma che continua ad essere uno dei plus più importanti di tutte le Subaru, particolarmente apprezzato sulla XV: la trazione integrale. Sono numerosissimi i sistemi 4WD della concorrenza, ma nessuno è efficace come il Simmetrical AWD di Subaru (se non ci credete provate a cercare in rete le classifiche di chi ha provato a metterle a confronto in test oggettivi). Si tratta di un sistema che ripartisce la coppia in modo appunto simmetrico tra i due assi, 50 – 50, che consente di non temere nulla, ma anzi di andare alla ricerca delle condizioni più estreme per divertirsi ad affrontarle in totale sicurezza e relax. A questo la XV aggiunge una generosa altezza minima da terra, di ben 22 centimetri, oltre ad angoli di attacco e di uscita di 18 e 29°, numero da fuoristrada vero, che fanno la felicità di chi voglia usare quest’auto anche quando l’asfalto finisce. Noi ci siamo limitati, se così possiamo dire, ad affrontare una copiosa nevicata verso l’Engadina, dove a fermarci è stata solamente una sbarra che interrompeva la strada dopo il passo del Maloja, percorso senza il minimo problema, ma conoscendo la vecchia XV non ne avevamo il minimo dubbio. Ci siamo divertiti ad uscire dalla strada e provare a infilarci in 30-40 cm di neve “piena”, anche qui senza che la Subaru XV avesse il minimo tentennamento.

Passando invece al lato tecnologico, su cui l’evoluzione è invece un netto miglioramento, rispetto alla precedente generazione, sembra proprio che qualcuno abbia ascoltato i proprietari della vecchia XV, assecondando tutte le loro richieste, perché l’evoluzione migliorativa è davvero corposa, con molte funzioni aggiuntive che sono state introdotte. Ad esempio, attraverso un semplice tasto di configurazione, si possono selezionare ben quattro livelli di ri-accelerazione per il cruise control adattivo, da Eco fino a Dynamic, passando da Confort e Normal, in modo da avere un’auto molto reattiva o più attenta all’efficienza ed alla fluidità di marcia. Così come questo esempio, troviamo molte altre migliorie generali, che passano anche dall’adozione del rinomato EyeSight di Subaru, un sistema che, anche attraverso i 3 occhi posti dietro allo specchietto retrovisore centrale, monitora ciò che avviene intorno alla vettura, mettendo in essere una serie di azioni atte ad incrementare la sicurezza attiva. Il sistema riconosce forma, velocità e distanza di veicoli, moto, biciclette e pedoni, potendo gestire di conseguenza il Lane Sway ed il Departure Warning, l’Adaptive Cruise Control, il Lead Vehicle Start Alert, il Lane Keep Assist ed anche altri sistemi, atti alla prevenzione degli incidenti, come il Pre-collision Braking System (frenata automatica) ed il Pre-collision Throttle Management che, quando l’auto è ferma con un ostacolo davanti (ad esempio un muro in un parcheggio), se si inserisce la marcia avanti anziché la retromarcia, porta all’emissione di numerosi segnali acustici, oltre che al lampeggio di una spia e, soprattutto, alla riduzione della potenza, il tutto per evitare la collisione frontale.

La nuova Subaru XV svetta sulla concorrenza anche in termini di sicurezza passiva, come testimoniano le 5 stelle Euro NCAP, ma soprattutto il primo posto assoluto 2017 nella categoria “Auto familiari più sicure”, davanti alla sorella Impreza, mentre nel 2016 a svettare era stata la Levorg, a confermare quella che sembra quindi una eccellenza di casa Subaru. Guarda caso negli Stati Uniti ha di fatto preso il posto che era di Volvo nelle classifiche di vendita.

Dietro al volante si notano i passi in avanti a livello di telaio e sospensioni, con una precisione di guida che si conferma e migliora, mentre il rollio in curva è evidentemente più contenuto della prima generazione di XV. Al contempo le sospensioni digeriscono bene le asperità e non si fanno mai troppo rigide. Si tratta di una vettura perfetta per lunghi viaggi, pronta a tutto grazie alla trazione integrale che definiremmo “totale”, che non si tira indietro nemmeno quando si alza l’andatura, a patto di trovare un compromesso con il suo cambio CVT, ma di questo ve ne parleremo a breve.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Solo benzina e solo Lineartronic per una mezza rivoluzione

Forse non tutti ricorderanno che Subaru fu una delle ultime case automobilistiche a cedere alla tentazione del diesel, quando ancora era una motorizzazione indispensabile per raggiungere quote di mercato importanti. Ora che invece sembra essere il nemico pubblico numero uno (vedremo poi se sarà una moda passeggera o se veramente la strada dell’elettrificazione porterà alla scomparsa dei motori termici), la casa delle Pleiadi è tra le prime a pensionare il suo boxer diesel. Aveva debuttato, primo propulsore al Mondo a gasolio e con cilindri contrapposti, nel 2007. Commercializzato dall’anno successivo, non arriva quindi a spegnere le 10 candeline, perché viene pensionato a pochi mesi da questo traguardo. La nuova XV è quindi entrata a listino con solo due opzioni, entrambe benzina (ma è attesissimo un GPL che dovrebbe arrivare a breve, seguito poi da una inedita variante ibrida), con il 1600 aspirato da 114 cavalli e questo più vivace 2 litri sovralimentato da 156. Vengono erogati a 6.000 giri, con un valore di coppia massima di 196 Nm (a 4.000 giri). Si tratta sempre di un boxer, come da tradizione, ma tra iniezione diretta ed altri dettagli, si privilegia l’efficienza e la fluidità di erogazione, più che la sportività. I dati parlano di una velocità massima di 194 Km/h e di 10.4 secondi per raggiungere la soglia dei 100 Km/h, quindi la XV è piuttosto brillante, ma a renderla una perfetta compagna di un viaggio in relax, anziché con il coltello tra i denti tentando sorpassi impossibili, è la trasmissione.

Il cambio CVT Lineartronic (unica opzione disponibile al momento) è da un lato una conferma. È infatti uno dei pochi variazione continua a riuscire ad essere quasi sempre gradevole ed a regalare un buon piacere di guida. In discesa, ad esempio, interpreta il percorso in modo egregio, scalando in ingresso curva ed assecondando le esigenze in termini di freno motore ed impostazione del corretto rapporto. Rispetto ad una nostra personale posizione di bocciatura di questo tipo di trasmissione, il Lineartronic è quindi una eccezione, salvo l’utilizzo sportivo su una strada di montagna, in salita. Qui l’effetto sfrizionata, che ricorda la trasmissione di uno scooter, torna a farsi sentire e premendo a fondo sull’acceleratore, il motore sale a 6 mila giri, senza che la spinta porti ad un adeguato incremento di velocità. I 156 cavalli, ma soprattutto i 196 Nm di coppia a disposizione, non permetto alla trasmissione di lavorare come si vorrebbe, cosa che invece in passato con le motorizzazioni a gasolio ci era sembrato gli riuscisse meglio. Difficile fare un sorpasso brillante in questo contesto, mentre invece in discesa la cosa è più che fattibile, grazie all’ottimo telaio, che rende il tutto piacevole e molto sicuro, anche forzando l’andatura. Non aiuta nemmeno la possibilità di simulare i rapporti di un cambio tradizionale, selezionandone uno dei 7 previsti, sia con la leva che attraverso i paddle dietro al volante. Di contro la fluidità di marcia nella guida in confort è impagabile.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Parca quasi come un diesel, prezzi da 23 mila euro

Abbiamo espresso qualche dubbio, almeno in certi contesti di guida, sul cambio CVT. I vantaggi del Lineartronic si hanno però ad andature un po’ più tranquille, ma anche in autostrada, dove a 130 Km/h si viaggia con un filo di gas e, soprattutto, con un regime da motore diesel, prossimo ai 2.200 giri, a tutto vantaggio dei consumi, che viaggiano dritti dritti verso la soglia dei 15 km con un litro di benzina. A fine test, con quasi mille chilometri percorsi, soprattutto in contesti extraurbani e ad andature anche impegnative in alcuni tratti, abbiamo rilevato un valore medio di 12.5 Km/l, pari a 8 l/100 Km, nemmeno troppo lontano dal dato dichiarato nel ciclo medio, che è di 6.9. Il boxer delle Pleiadi riesce quindi a non far rimpiangere troppo il pensionato “flat 4” a gasolio, che in un analogo contesto aveva solo avvicinato la soglia dei 15 Km/l. Se il confronto lo facciamo con le versioni più sportive, come quella da 2.5 litri e 300 cavalli della WRX STI, che gli 8 con un litro di 98 ottani li vede solo con il piede leggero, potete misurare il più che tangibile lavoro fatto da Subaru nella direzione dell’efficienza.

La nuova Subaru XV ha un prezzo d’attacco di 22.990 euro per la 1.6i in allestimento Pure. Il piccolo dei due motori è disponibile in tutte le 4 opzioni, quindi anche Style, Style Navi ed il più ricco Premium, che si attesta a 30.490 euro. Passando al 2 litri da noi provato, è disponibile solo nei 2 allestimenti più ricchi, quindi Style Navi (29.990 euro) e Premium, top della gamma attuale con i suoi 32.490 euro. Ricca la dotazione in questa configurazione, che include addirittura il tetto apribile e lascia a pagamento praticamente solo la vernice metallizzata (650 euro). Da sottolineare, perché la cosa non è forse nota a tutti, che le vetture della casa giapponese sono tra le migliori in assoluto alla voce mantenimento del valore residuo nel tempo, dettaglio tutt’altro che marginale, come non lo sono i 5 anni di garanzia a chilometraggio illimitato ed il fatto che nel prezzo vengono inclusi i primi tre tagliandi.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Look, migliorie importanti alla voce tecnologia e conferma della miglior trazione integrale.Reattività del cambio CVT.

Subaru XV: la Pagella di Motorionline

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1 commento

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  • Alessandro ha detto:

    Ho provato oggi la 1.6 benzina. L’addetto Subaru ha confermato la variante GPL per circa 2000€ in più.

    Ottime impressioni anche per il modello base

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