Suzuki: una gamma esentata dalla nuova Ecotassa
Solo il Jimny 1.5 automatico va oltre la soglia
Il prossimo 1° marzo entrerà in vigore la nuova Ecotassa, secondo cui le vetture sopra la soglia dei 160 g/km nel ciclo combinato NEDC dovranno pagare una tantum prevista dalla Legge di Bilancio 2019. La gamma Suzuki è esentata da questo pagamento, avendo emissioni di CO2 più basse rispetto al limite, con l’unica eccezione del Jimny 1.5 con cambio automatico.
Suzuki e la strategia ecologica
Il tema ecologico è, da sempre, nei pensieri del marchio giapponese. Ogni vettura viene realizzata con l’obiettivo di “ridurre al minimo il loro impatto sull’ambiente considerando l’intero ciclo di vita”, con l’analisi sul reperimento delle materie prime ed il riciclaggio dei vari componenti, una volta che il mezzo smette di essere utilizzato.
Inoltre, Suzuki sta lavorando sulle motorizzazioni alternative, con la nuova tecnologia Suzuki Hybrid, in grado di abbattere consumi ed emissioni, grazie ad un powertrain leggero e compatto. Gli esemplari che l’adottano hanno un sovrapprezzo di 1.000 euro e beneficiano dei vantaggi che le Regioni e molte amministrazioni locali riconoscono alle auto ibride in materia di tassa di possesso, accesso alle ZTL o sosta gratuita in spazi altrimenti a pagamento.
Ecotassa: come funziona e gli importi
Entrando più nel dettaglio dell’Ecotassa, a partire dal prossimo 1° marzo, chi acquisterà un’auto, benzina o diesel, con emissioni superiori ai 160 g/km di CO2 (nel ciclo NEDC) dovrà pagare una maggiorazione del prezzo d’acquisto, calcolata in base alla quantità di CO2 emessa oltre il limite.
L’importo minimo è di 1.100 euro per le vetture con emissioni comprese tra 161 e 175 g/km di CO2, per salire a 1.600 euro tra 176 e 200, a 2.000 euro tra 201 e 250, fino ad arrivare ad una tassa di 2.500 euro per le vetture che superano i 250 g/km di CO2. Un’iniziativa dell’attuale governo con l’obiettivo di ridurre il numero di veicoli inquinanti e favorire l’acquisto delle auto più ecologiche.
Seguici qui