Terremoto Emilia, confermato l’aumento di 2 centesimi delle accise sulla benzina
Errani tranquillo: «Gli italiani capiranno»
Il Consiglio dei Ministri ha confermato l’applicazione del nuovo decreto legge che prevede un aumento di 2 centesimi sulle accise sul costo della benzina per finanziare gli aiuti nei confronti delle popolazioni colpite dal tragico sisma in Emilia, che nel momento in cui scriviamo è arrivato a contare ben 17 vittime, causate in grandissima parte dai crolli di edifici e capannoni industriali. Una tragedia che porterà l’Italia a fermarsi per lutto nazionale il prossimo 4 giugno, due giorni dopo le celebrazioni per la Repubblica che, come confermato dalle autorità, saranno estremamente sobrie e completamente dedicate alle vittime di questa sciagura.
Secondo quanto annunciato dal Consiglio dei Ministri, si tratta di «un decreto legge che prevede: la concessione di contributi a fondo perduto per la ricostruzione e riparazione delle abitazioni danneggiate dal sisma, per la ricostruzione e la messa in funzione dei servizi pubblici (in particolare le scuole), per gli indennizzi alle imprese e per gli interventi su beni artistici e culturali.» A questo si aggiungono «l’individuazione di misure per la ripresa dell’attività economica, a delocalizzazione facilitata delle imprese produttive nei territori colpiti dal terremoto e la proroga del pagamento delle rate del mutuo e la sospensione degli adempimenti processuali e dei termini per i versamenti tributari e previdenziali, degli sfratti.»
Una mossa senza dubbio necessaria, ma che non mancherà presumibilmente di scatenare polemiche. La composizione attuale dell’accise sui carburanti, infatti, conterrebbe al suo interno aumenti riservati proprio a grandi disastri del passato, che poi non sono mai stati tolti una volta conclusosi lo stato di emergenza. Inoltre sono ormai in molti a chiedersi come mai il settore dei carburanti appaia come l’unico ad essere sottoposto a questi provvedimenti. Non è preoccupato, però, il governatore dell’Emilia-Romagna, Vasco Errani, il quale ha riferito al Corriere della Sera che questo aumento di due centesimi «sta dentro uno sforzo che il Paese doveva fare. Gli italiani capiranno».
Foto: Roberto Serra/Iguana Press via Flickr
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Capiranno? Cosa dobbiamo capire… alla fine paghiamo sempre noi.Sarebbe stato meglio decurtare lo stipendio alla casta politica .Allora si che si poteva evitare un inutile salasso destinato a non svanire più
questa decisione è delinquenziale! altro che solidarietà; ogni scusa è buona per ammazzare la gente·
..i cosiddetti autodefiniti solidali, devolvano le loro ricche prebende invece di prendere per il culo la gente.
Noi terremotati oltre al danno avremo anche la beffa di doverci pagare tutto da soli con in più l’aumento del carburante.
Se mondi e sodali vogliono la guerra civile, questo è ancora un buon colpo.
Vergognatevi
se fosse un aumento momentaneo per dare una mano alla nostra gente dovremmo farlo ad occhi chiusi….ma si sa che poi sarà un aumento che verrà dimenticato li per decenni.
ho sentito che in america la benzina la pagano:0.75 centesimi di euro!!!