Uber, Tata investe 100 milioni di dollari nell’app per il servizio di auto con conducente
Intanto "ruba" i talenti a Google
Uber – Il colosso indiano Tata investe 100 milioni di dollari in Uber, l’app per il servizio di auto con conducente. A dirlo è il Financial Times che sottolinea come le due società stiano valutando ulteriori forme di collaborazione. L’investimento segue il piano da 1 miliardo di dollari lanciato da Uber in India che, insieme alla Cina, è al centro del suo piano di crescita globale. “Questa per noi è una partnership strategica, non una una tantum.” ha detto Amit Jain, presidente di Uber in India.
Intanto, i big della Silicon Valley sono “sotto attacco” delle start up che valgono un milione di dollari o più. Le “Unicorn”, come sono anche conosciute, strappano i maggiori talenti a colossi come Google. A guidare l’assalto delle start up (nella Silicon Valley se ne contano ben 124), c’è proprio Uber, che vale più di 50 miliardi di dollari, seguita da Airbnb. L’app per servizi di auto con conducente ha sistematicamente assunto esperti Google nelle mappe, una componente cruciale nella sua attività. Ad esempio, a giugno ha assunto Brian McClendon, vice presidente di Google per l’ingegneristica ed ora è alla guida del centro di ricerca dell’app per le auto senza conducente e per la robotica, mentre dalla divisione Geo di Google ha pescato almeno una decina di specialisti delle mappe nell’ultimo anno.
La “caccia al talento” è una cosa già vista nella Silicon Valley, ma l’arrivo delle unicorn, come Uber, ha decisamente cambiato le carte in tavola, con le “big” che ora devono trattenere a suon di contratti “profumati” i loro dipendenti di maggior spicco.
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