Uber, dopo un nuovo round di valutazione fondi il gruppo vale 51 miliardi di dollari
Si starebbe avvicinando il momento di una IPO
Uber – Uber Technologies ha chiuso un nuovo round di raccolta fondi che porta la valutazione del gruppo a quasi 51 miliardi di dollari. Supera così il produttore cinese di smartphone Xiaomi diventando la startup con il maggior valore al mondo.
Almeno questo è quanto riporta il Wall Street Journal. Secondo il famoso quotidiano finanziario americano, l’applicazione per la prenotazione di un servizio auto alternativo a quello del taxi tradizionale ha rastrellato quasi un miliardo di dollari. Nell’ultima raccolta fondi sembra abbiano partecipato Microsoft e il braccio finanziario del gruppo media indiano Bennet Coleman & Co, due fattori che hanno portato la valutazione di Uber ai livelli raggiunti da Facebook nel 2011, quando Goldman Sachs aveva offerto a ricchi investitori non statunitensi azioni del social network che ne implicavano una valutazione superiore ai 50 miliardi. All’epoca il gruppo guidato da Mark Zuckerberg aveva quasi sette anni.
Uber ne ha, invece, solo cinque ed il numero uno della app, Travis Kalanick, si conferma così un fundraiser capace, proprio mentre punta su un’espansione globale rapida e sulla sua popolarità tra i consumatori. Notevoli anche gli investitori dell’azienda, tra cui ricordiamo il fondo sovrano del Qatar, vari hedge fund, il fondatore di Amazon, Jeff Bezoz, e il braccio di venture capitale di Google. Il mercato si domanda se per Uber sia all’orizzonte una Ipo, anche se fino ad ora il tema non è mai stato affrontato pubblicamente dall’azienda, che, però, ha venduto bond convertibili il cui valore è in parte legato a un futuro sbarco in borsa.
Uber, conclude il Wall Street Journal, ha, inoltre, negoziato una linea di credito da 2 miliardi di dollari con un gruppo di grandi banche, una mossa che le aziende spesso fanno prima di una quotazione.
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