Unrae chiede al governo incentivi auto fino al 2026
Necessari per il rinnovo del parco circolante di privati e aziende
In attesa della riattivazione del Tavolo automotive che sarà convocato dal governo il prossimo 5 dicembre, Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae, l’associazione della Casa automobilistiche estere che operano in Italia, sottolinea l’urgente necessità per l’automotive in Italia di una chiara e coordinata strategia verso la transizione ecologica da parte delle istituzione centrali e locali.
Piano per le infrastrutture di ricarica elettrica e rifornimento idrogeno
In primo luogo, spiega Cardinali, serve una concreta politica per le infrastrutture pubbliche e private, sia per la ricarica elettrica che per il rifornimento di idrogeno. Tale piano, sostiene il direttore dell’Unrae, deve prevedere “fondi e sgravi fiscali sostanziosi, un dettagliato programma temporale di sviluppo, una capillarità adeguata ed omogenea su tutto il territorio italiano”.
Incentivi fino al 2026
Altrettanto importante per Cardinali è il mantenimento e il potenziamento fino al 2026 degli incentivi all’acquisto di auto, sulla base delle fasce di emissioni di CO2, per il rinnovo del parco circolante a favore di privati e aziende, prevedendo un contributo anche per i redditi meno elevati. Infine il direttore dell’Unrae auspica anche una revisione dell’impianto fiscale per l’auto aziendale in uso promiscuo, utilizzando il criterio delle fasce di emissioni di CO2 per rivedere detraibilità Iva e deducibilità dei costi.
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