Usura pneumatici e sicurezza: l’Europa si muove [5 COSE DA SAPERE – #5]
Si lavora alla definizione dei test per misurare le performance delle gomme usurate
La sicurezza di uno pneumatico dovrebbe essere garantita fino al limite legale di usura del battistrada, fissato a 1,6 mm. Un limite al quale spesso nemmeno arrivano i tanti automobilisti che, per paura di un drastico calo delle prestazioni, cambiano le gomme dell’auto con largo anticipo.
Un’abitudine che, alla luce delle numerose prove che dimostrano come con l’usura non tutte le performance degradino, rappresenta uno spreco economico, con costi per gli automobilisti, per i produttori e per l’ambiente. Di fatto con l’utilizzo della gomma ci sono prestazioni che migliorano, come la frenata sull’asciutto e la resistenza al rotolamento (quindi minori consumi), e altre che peggiorano, come la frenata sul bagnato.
Il vuoto normativo su test per le gomme usurate
Il problema che spinge molti a sostituire i pneumatici troppo presto (si parla di 128 milioni all’anno in Europa) è la mancanza di un normativa che preveda dei test ufficiali e obbligatori in grado di valutare le performance dei pneumatici usurati, così come accade per quelli nuovi. Una questione sollevata da tempo da Michelin, tra i primi produttori di pneumatici a chiedere a gran voce di regolamentare un metodo di test e delle soglie di omologazione per la performance di frenata sul bagnato (la più sensibile a calare con l’utilizzo) delle gomme usurate.
Al fine di sopperire a tale problema, colmando una lacuna normativa che permetterebbe di prolungare l’effettivo utilizzo di pneumatici che, seppur usurati, sono ancora in grado di fornire un’adeguata sicurezza, gli enti preposti stanno lavorando all’introduzione di un test per le gomme usurate. Dopo l’avvio delle consultazioni nel 2019, l’Informal Working Group on Wet Grip on Worn Tyres (IWGWGT) e la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite stanno infatti portando avanti la definizione dei parametri di un test utile a misurare le prestazioni di aderenza sul bagnato dei pneumatici usurati.
Obiettivo luglio 2024
Si punta a definire la norma in tempi utili affinché i test possano entrare in vigore a partire da luglio 2024 per i pneumatici di nuova omologazione, mentre dal 2026 per tutte le gomme auto nuove. Inoltre, c’è l’intenzione di allargare il regolamento non solo alle auto, ma anche ai veicoli commerciali sia leggeri che pesanti.
Con test standardizzati per misurare le performance dei pneumatici usurati durante il loro ciclo di vita si beneficerebbe, come sottolineato da Michelin, di tre tipi di vantaggi: maggiore sicurezza stradale, risparmio di denaro per gli automobilisti e riduzione dell’impatto ambientale.
Seguici qui