Veicoli a guida autonoma e riconoscimento facciale per la Polizia di Dubai

I robot e il futuro della polizia della megalopoli araba

Presto Dubai potrebbe essere in grado di schierare forze di polizia artificiali. Oltre ai "Robocop" recentemente presentati, adesso si parla anche di macchine senza pilota, munite di droni installati a bordo per una copertura a 360 gradi
Veicoli a guida autonoma e riconoscimento facciale per la Polizia di Dubai

A Dubai, entro la fine del 2017, le pattuglie di polizia potrebbero essere affiancate nelle operazioni da veicoli a guida autonoma muniti di sistemi per il riconoscimento facciale e di imaging termico. I mezzi di terra saranno anche affiancati da droni, per garantire una migliore sorveglianza e una visione a 360 gradi.

Tale decisione va inserita nel più ampio piano di ammodernamento del sistema di vigilanza messo al varo dalla metropoli araba. Hazma Shaban, che ha seguito la vicenda per il “Washington Post”, afferma che è comunque troppo presto per immaginare inseguimenti ad alta velocità, anche in ragione del fatto che, nel corso delle dimostrazioni pubbliche, la piccola macchina prodotta dalla Otsaw Digital di Singapore non ha mai mostrato doti o ambizioni da supercar. Ma, in compenso, è anche per questo motivo che alla mini-macchina hanno affiancato un supporto aereo. Nello specifico si tratta di un drone built-in, cioè un elemento montato direttamente a bordo della vettura e a essa collegato, che dovrebbe venir attivato nei casi in cui il pattugliamento da terra non fosse possibile.

Stando a quanto affermato dalla Outsaw Digital, questo connubio tra ruote ed eliche sarebbe il primo in assoluto del suo tipo. Forse per non mettere troppo le mani avanti, forse per non farsi carico di troppe responsabilità, la compagnia asiatica ha optato per l’aggiunta di una funzione di controllo remoto dei due veicoli che permetterebbe agli ufficiali di polizia di controllarli dalla propria stazione. Oltre al comando a distanza, i veicoli saranno anche muniti di targa di riconoscimento in maniera simile a quanto già avviene con le vetture ordinarie. L’intenzione comunque non è quella di sostituire in toto la manodopera umana, ma di affiancarla a sistemi efficienti e robotizzati che non abbiano bisogno di riposare e che possano anche ricaricarsi in autonomia.

In linea con il progetto, sempre a Dubai qualche settimana fa, sono stati presentati i primi modelli di “Robocop”, ossia veri e propri agenti di polizia robotici. L’obiettivo per il medio termine, cioè entro il 2030, è quello di arrivare a dispiegare sufficienti forze robotiche da coprire il 25% del totale delle risorse di polizia.

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