Volkswagen, Diess: ‘Gli effetti della guerra in Ucraina potrebbero essere peggiori della pandemia’

I prezzi e l'inflazione sono destinati ad aumentare nei prossimi mesi

Volkswagen, Diess: ‘Gli effetti della guerra in Ucraina potrebbero essere peggiori della pandemia’

Una guerra prolungata in Ucraina potrebbe essere peggiore degli effetti negativi provocati dalla pandemia sull’economia tedesca ed europea, ha dichiarato nelle scorse ore il CEO del Gruppo Volkswagen Herbert Diess. Inoltre, a questo bisogna aggiungere la conseguente carenza di semiconduttori, una componente molto importante per la produzione di auto.

Nel corso di un’intervista al The Financial Times, il dirigente ha affermato che le interruzioni delle catene di approvvigionamento a livello globale potrebbero portare ad enormi aumenti dei prezzi e dell’inflazione e una mancanza di energia.

L’Europa dipende parecchio dalla Russia

Nelle ultime settimane abbiamo visto l’Unione Europea e gli Stati Uniti infliggere pesanti sanzioni alla Russia in seguito alla guerra scatenata in Ucraina. Per il momento, però, l’Europa ha deciso di non unirsi agli USA nell’imporre un embargo petrolifero completo alla Russia per l’invasione.

Questo perché il Vecchio Continente dipende parecchio dal petrolio russo. Basti pensare che il 45% del gas presente nel continente europeo viene importato proprio dalla nazione più grande del mondo. I mercati energetici sono stati messi a dura prova, con l’inflazione che ha raggiunto a febbraio un nuovo record pari al 5,8%. Se ciò non bastasse, nel corso del 2022 è previsto un aumento al 7%.

È necessario tornare ai negoziati per ristabilire l’economia

Per una società come la Germania, che dipende dall’energia russa, dalle materie prime… se immagini uno scenario in cui interrompiamo i rapporti commerciali con la Russia, cosa che probabilmente dovremmo fare se questo conflitto non terminasse, non potresti più comprare energia e questo porterebbe a una situazione che potrebbe avere un impatto considerevole sull’Europa e sulla Germania”, ha detto Herbert Diess.

Anche se il CEO del Gruppo Volkswagen è d’accordo sulle sanzioni inflitte fino ad ora alla Russia, sostiene che è necessario tornare ai negoziati e quindi al dialogo per ristabilire l’economia. Ad ogni modo, l’invasione russa in Ucraina ha provocato l’interruzione delle attività in diversi stabilimenti europei, compresi quelli appartenenti al Gruppo Volkswagen.

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