Volkswagen ID.4 Pro 4Motion: la trazione integrale e 265 CV di potenza

Già in vendita, a partire da 57.600 euro

La gamma della Volkswagen ID.4 si amplia con l’introduzione della nuova variante a trazione integrale: la Pro 4Motion. Un modello elettrico spinto da un doppio motore per una potenza complessiva di 265 cavalli ed un’autonomia dichiarata di 513 chilometri (WLTP). Già disponibile in Italia con un listino di 57.600 euro.

“La ID.4 Pro 4Motion è una vettura elettrica multiuso – le parole di Silke Bagschik, responsabile della gamma MEB – per l’impiego quotidiano e per il tempo libero, su strada e in fuoristrada leggero, perché è in grado di continuare a viaggiare anche dove finisce l’asfalto. Andiamo incontro alle richieste ed alle esigenze dei clienti”.

Il motore e le prestazioni

Questo modello propone un motore elettrico su ogni asse. Il propulsore sincrono a magneti permanenti sull’asse posteriore genera 204 cavalli, mentre quello asincrono anteriore ha una potenza di 109 cavalli. Nel complesso, la Volkswagen ID.4 Pro 4Motion ha una potenza di 265 cavalli, con la trazione integrale a due motori. Tra gli assi non è presente alcun collegamento meccanico tramite albero cardanico, frizione o differenziale, e non c’è il tunnel centrale.

Volkswagen ID.4 Pro 4Motion

Passando alle prestazioni, la vettura accelera da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi e raggiunge una velocità massima di 180 chilometri orari, limitata elettronicamente. Secondo le indicazioni del marchio tedesco, il consumo medio è di 17 kWh di energia ogni 100 chilometri, mentre l’autonomia arriva fino a 513 chilometri, grazie alla batteria da 77 kWh. Con una colonnina rapida a corrente continua, come Ionity, può recuperare fino all’80% della carica in poco più di 30 minuti.

La trazione integrale

La strategia di trazione integrale completamente variabile della ID.4 Pro 4Motion calcola costantemente le coppie motrici che i due motori elettrici devono applicare per ottenere di volta in volta il meglio in termini di efficienza, dinamica e stabilità di marcia. Adottando uno stile di guida moderato, è il solo motore sull’asse posteriore a fornire trazione, in virtù dei suoi vantaggi sul versante della trazione e dell’efficienza.

Se il conducente richiede dalla vettura una potenza maggiore di quella che il PSM è in grado di erogare, il motore anteriore viene attivato in pochi centesimi di secondo, in modo morbido e impercettibilmente. Riveste un ruolo importante anche il comportamento dinamico: la trazione anteriore supplementare entra sempre in gioco quando la situazione lo richiede, ad esempio nelle curve veloci o su fondi sdrucciolevoli.

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