Volkswagen T-Roc, fuori dagli schemi, ma molto concreta [VIDEO PROVA SU STRADA]

I dubbi su segmento e tipologia di vettura si dipanano scoprendo un’auto molto pratica

Volkswagen T-Roc: Suv o Crossover, segmento B o C, tanti dubbi per questa nuova Volkswagen T-Roc, a cui cercheremo di dar risposta nella nostra prova su strada di un esemplare con motore TDI 150 cavalli con cambio DSG e trazione 4Motion

La Volkswagen T-Roc è un SUV, un crossover o una segmento B o C? Sul primo quesito lasciamo a voi la risposta, noi possiamo però dirvi che, se esistono SUV con la sola trazione anteriore, la T-ROC, ad esempio in questo esemplare, è dotata del sistema 4 Motion. Quanto al segmento di appartenenza, il pianale è lo stesso MQB della Golf, la capacità del bagagliaio è decisamente da “C”, ma i punti di contatto con la Polo sono innegabili e li troviamo, ad esempio, nel livello di alcune finiture, oggettivamente più da segmento B. Appropriato quindi definirla come una “C-“, oppure 2/3 C e 1/3 B, di sicuro è un bel compromesso, interessante per una clientela trasversale e piuttosto vasta.

Al momento è disponibile con due versioni a benzina e questa TDI da 150 cavalli, ne abbiamo provato a lungo un esemplare con cambio DSG e trazione 4Motion, scoprendola un’auto molto pratica, piacevole da guidare e con una dotazione che può essere anche ricca, a patto di spendere qualcosa in più del prezzo base di listino.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Frizzante come una segmento B, spaziosa come una C

Partiamo dai numeri, quelli che contano sono soprattutto la lunghezza e la capacità del bagagliaio. La T-Roc si ferma a 423 cm circa, 2 in meno di una Golf, ben 18 in più di una Polo e 25 in meno di una Tiguan. Passando al bagagliaio, con i suoi 445 litri di base (392 per la 4WD) e arrivando a 1290 (1237 l) come capacità massima, in questo caso fa addirittura meglio della Golf (380/1270), dimostrandosi un bel compromesso, in termini di ingombri esterni ed abitabilità.

La T-Roc è giovanile nel look esterno, con la possibilità di giocare con il contrasto cromatico del tetto (offre ben 24 possibili combinazioni) e con il bel muso contraddistinto dalla firma luminosa delle luci diurne a LED, che disegnano il bordo delle prese d’aria (finte) nella parte laterale del fascione paraurti, con un sistema che integra anche gli indicatori di direzione.

Compatta e scolpita da nervature e muscolosi passaruota, la T-Roc offre quel mix di sobrietà e personalità che lascia intuire che invecchierà bene, senza diventare vecchia in fretta, come spesso accade alle vetture esageratamente fuori dal coro. Gioca sui contrasti, non solo con il tetto, ma anche con un generoso profilo cromato che corre sopra la finestratura laterale, scendendo nella zona del lunotto posteriore, oppure con i paraurti in stile off road, con elementi in plastica nera che si intersecano con zone in tinta ed altre più chiare.

Interno: Un po’ di Polo, ma con abitabilità e bagagliaio decisamente superiori

Come detto la T-Roc fa della capacità del bagagliaio un suo pregio, uno dei principali, ma non l’unico. Troviamo anche tanta tecnologia a bordo, soprattutto se si spende qualcosa in più, ad esempio scegliendo questa bella strumentazione virtuale, Active Info Display (500 euro), basata sul display che sostituisce i classici elementi analogici. Si abbina molto bene al sistema multimediale denominato Composition Media, con schermo da 8” ed integrazione con gli smartphone.

Il navigatore si paga a parte, acquistando il Discover Media, ma si può anche sfruttare il mirroring di quello del proprio cellulare, evitando la spesa. Di serie due prese USB frontali, mentre tra gli optional troviamo la ricarica ad induzione, i comandi vocali o il sistema keyless. Buona l’abitabilità, con il solo quinto posto che è leggermente sacrificato per una seduta rialzata rispetto ai 2 altri passeggeri posteriori, mentre la qualità delle finiture è buona, ma non impeccabile. Qualche plastica rigida non manca infatti, un po’ come è sulla Polo, piuttosto che sulla meglio rifinita Golf.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Seduta alta, ma telaio e dotazione ottimi

Al volante la T-Roc ci ha convinti con il tempo, più che stupirci inizialmente. La posizione di guida rialzata è infatti gradita a molti, avendo però il difetto di non regalare una sensazione di gran sportività. Fatta l’abitudine all’impostazione, la T-Roc mostra però uno sterzo preciso e ben contrastato, tutti i pregi della piattaforma MQB, anche in questa configurazione un pelo più alta e tanti aiuti alla guida, che arrivano nel nostro caso ad una guida quasi autonoma.

Cruise adattivo che guida fino a vettura ferma, mantenimento della corsia, frenata d’emergenza con riconoscimento del pedone e altri sistemi consentono di alzare il livello di sicurezza e rendere meno faticosi anche i viaggi più lunghi. Buono il comfort acustico e solo ai bassi regimi il rumore del motore entra forse troppo in abitacolo.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Il TDI 2 litri con 150 cavalli è fin troppo, forse

La rumorosità ai bassi è forse l’unica pecca di questo TDI, che offre invece buone prestazioni, come dimostrano lo 0-100 in 8.4 secondi (3 decimi in più con il cambio manuale) e la velocità massima di 200 Km/h, ma sono soprattutto le doti di elasticità e prontezza a rendere piacevole la guida della T-Roc. Il DSG in questo aiuta e facilita, grazie all’utilizzo di uno dei 7 rapporti disponibili e ad un funzionamento che asseconda le intenzione del pilota e la modalità di guida selezionata. Ad esempio, con la ECO veleggia in rilascio, aiutando a migliorare l’efficienza. Sempre a proposito delle modalità di guida, possono gestire le opzionali sospensioni sportive e lo sterzo progressivo, offerti in un pacchetto che include l’assetto ribassato di 10 mm.

Va detto però che, almeno a nostro avviso, il motore perfetto per la T-Roc è forse quello che deve ancora arrivare, il TDI da 1.6 litri, magari abbinato a cambio manuale e trazione anteriore, per mantenersi alla giusta distanza, in quanto al prezzo, rispetto alla sorella maggiore Tiguan. Ok, le dimensioni e l’abitabilità della T-Roc sono un gran bel compromesso, ma se con la stessa cifra si può avere un’auto di pari o miglior livello e di dimensioni maggiori, la scelta diventa quasi scontata.

Ricordiamo poi che, stante la situazione attuale dei motori a gasolio, che sembrano andare verso limitazioni nell’uso cittadino, sotto al cofano si possono scegliere anche due propulsori a benzina, da 1 litro e 115 cavali, oppure 1.5 e 150 cavalli. Per entrambi ad oggi è disponibile la sola versione a trazione anteriore, ma il più potente può essere scelto con trasmissione manuale o DSG, proprio come il TDI da noi provato.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Si parte da un prezzo allettante, ma si può sfiorare quota 35 mila

I prezzi? Si parte da 22.850 euro per la TSI da 115 cv in allestimento Style, salvo eventuali promozioni che abbassino ulteriormente la soglia, mentre passando alle motorizzazioni a gasolio, troviamo ad oggi solamente questo 2 litri da 150 cv con trazione 4 Motion, proposto da 30.400 euro. Al momento la gamma è infatti piuttosto ridotta, in attesa del debutto di ulteriori motorizzazioni, oltre alle 3 previste ad oggi. Arriveranno un TDI 1.6 da 115 CV e la versione da 190 di questo 2 litri. Per passare invece al cambio DSG, come sull’esemplare da noi provato, servono ulteriori 2 mila euro. Stesso importo che è richiesto per passare al più ricco allestimento Advanced, per un totale di 34.400 euro.

Buone notizie sul fronte consumi, perché da 5.1 L/100 Km del dato dichiarato dalla casa di Wolfsburg, si passa ai 17-18 Km/l di quanto abbiamo rilevato a fine test, quindi davvero un ottimo risultato, soprattutto per una vettura 4WD.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Compatta ma spaziosa, con un look piacevolmente riuscito, consumi ridotti.I prezzi possono diventare impegnativi.

Volkswagen T-Roc: la Pagella di Motorionline

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