Volkswagen tenta il rilancio dopo lo scandalo
Il Parlamento europeo ha approvato l'istituzione di una commissione di inchiesta
Il Parlamento europeo ha approvato l’istituzione di una commissione di inchiesta sulle sospette violazioni delle norme comunitarie in materia di prove delle emissioni auto da parte del gruppo Volkswagen e sulle presunte carenze degli Stati membri e della Commissione europea nel far rispettare le leggi europee. La commissione presenterà una relazione entro sei mesi e una relazione finale entro 12 mesi.
Per superare il più velocemente possibile lo scandalo Dieselgate, Volkswagen rimescola le carte della sua struttura manageriale per tentare il rilancio dopo lo scandalo delle manipolazioni ai motori diesel. I tedeschi puntano sugli over cinquanta per rinnovare lo stile manageriale e puntare alla trasparenza. Tra le novità, c’è la nomina a capo del dipartimento ricerca e sviluppo dell’attuale direttore dell’Associazione dell’industria automobilistica tedesca (Vda) Ulrich Eichhorn. Inoltre, il capo del settore design della Porsche, Michael Mauer, sarà promosso alla guida del design dei marchi dell’intero gruppo Volkswagen, a capo del settore vendite andrà Fred Kappler, alla produzione Wolfram Thomas, mentre Ralf-Gerhard Willner guiderà il settore produzione e componentistica.
Intanto, l’autorità federale tedesca per i trasporti ha approvato le correzioni tecniche proposte da Volkswagen per modificare i suoi motori diesel truccati. Le misure correttive proposte da Volkswagen consistono in un aggiornamento del software di gestione del motore per i motori turbodiesel 1.2, 1.6 e 2.0 della famiglia EA189, cui si aggiunge il solo 1.6 TDI. Volkswagen installerà uno “stabilizzatore di flusso”, ovvero uno strumento che misura la quantità d’aria aspirata dal motore e serve a calibrare correttamente la miscela di aria e carburante necessaria per la combustione, che ridurrà le turbolenze, permettendo al misuratore di valutare in maniera più accurata la quantità d’aria in entrata per una maggiore efficienza della combustione. Queste soluzioni non avranno effetti negativi su prestazioni o consumi.
La campagna di richiamo delle auto inizierà a fine gennaio 2016 e sarà divisa in fasi: per i motori 2.0 TDI interessati l’aggiornamento è previsto dal primo trimestre del 2016, alla fine del secondo trimestre saranno richiamati i modelli che montano il motore 1.2 TDI e dal terzo trimestre 2016 cominceranno gli interventi sui motori 1.6 TDI.
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