Volvo e governo svedese: è scontro sulle automobili elettriche

Le auto elettriche sono ormai uno dei principali argomenti per quanto riguarda l’avanzamento del settore automobilistico. Avrete già visto che quasi tutte le maggiori marche del mondo si sono buttate sui motori ibridi oppure sulla preparazione dei concept per le auto all-electric. Spesso con alcuni aiuti dei rispettivi governi.

Questo, apparentemente, non sembra accadere in Svezia, dove Volvo ha lamentato una grave lacuna per quanto riguarda gli aiuti statali. «Molti governi europei stanno spingendo per le macchine elettriche – ha dichiarato Henrick Jarcebrat, responsabile del progetto Volvo C30 EV, al sito Ward’s Auto – Ma il governo svedese non sta veramente spingendo forte come dovrebbe, per cui stiamo cercando di spronarlo.»

In realtà il sito riporta che il governo scandinavo aveva fornito circa 150 milioni di corone (poco più di 15 milioni di euro) per lo sviluppo della tecnologia elettrica, ma secondo le parole di Jarcebrat sono stati appena sufficienti per i test di sicurezza. La nuova C30 EV è stata finora prodotta in 11 prototipi e due di loro sono già passati attraverso i crash test. Pare che il problema maggiore sia il comportamento delle grosse batterie al litio necessarie, che non si saprebbe ancora come si comporterebbero in caso di incidente.

Volvo intende comunque continuare i test, che entreranno nella loro fase più viva all’inizio del 2011. Le batterie di produzione americana dovrebbero essere ricaricabili in circa 8 ore, garantire un’autonomia di 150 km e una velocità di punta di 130 km/h. Jarcebrat, comunque, ha posto l’accento sul fatto che, pur essendo dati molto adatti allo stile di vita stradale europeo e americano, l’autonomia delle batterie rappresenta ancora un’incognita, in quanto dipendono anche dall’abilità e dalla cura che il guidatore stesso impiega alla guida.