Mille Miglia 2019: Waze partner ufficiale con servizi speciali per la viabilità

Pin e segnali: intervista speciale per scoprire come usare Waze per seguire la 1000 Miglia

Waze, la popolarissima app per smartphone di navigazione GPS, è partner ufficiale della Mille Miglia 2019 e per l’occasione ha introdotto diverse novità molto utili per chi desidera seguire e vivere la grande gara dal vivo. Le abbiamo scoperte in un’intervista speciale con Dario Mancini, country manager per l’Italia della compagnia del gruppo Google

Mille Miglia e Waze sembrano due elementi molto distanti fra loro. Da una parte il classico e dall’altra il moderno. Eppure in questa 1000 Miglia 2019 la popolare app di navigazione del Gruppo Google sarà partner ufficiale. Non solo, saranno introdotte diverse feature molto interessanti dedicate, tra le altre cose, anche a chi desidera seguire dal vivo la trentasettesima edizione della rievocazione storica più famosa d’Italia. Le abbiamo scoperte insieme a Dario Mancini, country manager di Waze per l’Italia.

Waze è partner della Mille Miglia 2019: come si associa un simbolo della modernità con il mondo del classico?

L’idea di base della 1000 Miglia è sempre stata l’innovazione. Quindi anche se la gara si svolge a bordo di auto classiche, c’è sempre stato un occhio rivolto verso la tecnologia e l’innovazione. I valori fondanti di entrambe le aziende sono poi basate sulla comunità. In un caso con quella delle auto storiche, regolamentata in un certo modo con regole stringenti, nell’altro dalla comunità di automobilisti più grande al mondo. Su questo tema abbiamo quindi trovato un tema comune. Poi la comunità si ancora anche al concetto del territorio: la carovana della Mille Miglia si sposta lungo un determinato percorso e questo crea delle modifiche alla viabilità. Per questo generalmente la direzione della 1000 Miglia coinvolge un grande numero di comuni che sono poi coinvolti nello svolgimeno della gara stessa. Poiché Waze come sua missione fondante si occupa di immettere sulla mappa aperture e chiusure stradali in tempo reale, questo fa sì che creando un evento dedicato sia possibile segnalare questi eventi ogni volta che passa la carovana. In modo che chiunque graviti nella zona in cui passa la gara utilizzando Waze non si trovi una strada chiusa o inutilizzabile. In più la comunità, quando crea un evento, attiva un reminder per chiunque si trovi in zona. Quindi se io mi trovo in un luogo dove passerà la Mille Miglia e sto utilizzando Waze, prima ancora di partire avrò un avviso che mi ricorderà che nel giorno specifico sono previste le seguenti chiusure stradali. Una delle informazioni più coscienziose ed esatte di cui necessita l’automobilista che si mette in strada. In più abbiamo aggiunto alla partnesrhip anche la possibilità di inserire dei “pin” (piccoli segnalini che compaiono sulla mappa stessa, N.d.R.) che identificano il passaggio nei punti importanti della Mille Miglia. Quindi chiunque vedrà il pin potrà essere reindirizzato verso gli orari del passaggio oppure alle tappe successive nel caso si stesse avvicinando da spettatore alle varie fasi della gara. Quindi proprio attraverso l’innovazione, la tradizione riesce a continuare.

Il futuro immediato di Waze ci riserva qualcosa di nuovo?

Una cosa interessante che è stata appena annunciata al Google I/O è l’integrazione di Waze con Google Assistant, che si potrà usare per dare comandi al programma. Ovviamente è un’enorme pietra miliare nella user experience, in quanto consente di controllare tutte le notifiche e le impostazioni senza mettere le mani sul telefono. Il che sicuramente è una delle feature più importanti per quello che è da sempre il nostro obiettivo finale, ovvero la sicurezza stradale.
Il nostro obiettivo è quello di essere un’app verticale sul mondo degli automobilisti e dei motocilisti e in questo ci separiamo strategicamente da Google Maps, in quanto siamo pensati esclusivamente per loro. Questo crea un flusso di informazioni bidirezionale che è la differenza principale rispetto a Google Maps. In più ovviamente c’è anche tutto il discorso inerente il carpooling, che ancora però non è presente in Italia. Questo aggiunge un tassello importante alla missione di Waze all’interno della famiglia Google, in quanto il lancio della funzione di carpooling ci avvicina sempre di più a diventare una vera e propria “transportation company”. Quello che diciamo sempre è che oggi, quando si pensa ai nuovi trend della mobilità, anche la tecnologia della guida autonoma di fatto non toglie le auto dalle strade. L’unica modalità che permette di diminuire il traffico è proprio quella di andare in macchina con un’altra persona e non muovere una seconda auto. Questo è l’obiettivo, così da influenzare il mondo della mobilità da subito, senza aspettare che vengano costruiti “tunnel sotterranei” alla Elon Musk.

Che rapporto ha Waze con le case automobilistiche? State lavorando con qualcuno in particolare?

L’industria si sta uniformando su dei protocolli standard come Android Auto ed Apple Carplay. Oggi il 99,9% dei modelli nuovi riescono già ad abbracciare queste nuove tecnologie. Per cui ora siamo riusciti ad ottenere una certa scalabilità. Abbiamo avuto una partnership con Ford a livello globale qualche tempo fa per integrare direttamente Waze dentro al sistema di navigazione dell’auto. Con FCA c’era stata l’edizione speciale della Panda che era un’integrazione tra l’app proprietaria Uconnect della Panda, che esce senza navigatore satellitare incluso, e la nostra Transport SDK. Questo è un programma globale a cui possono accedere tutte le aziende del mondo della transportation per integrare le due app e poter così passare dall’una all’altra. Diciamo che tendenzialmente il nostro obiettivo è quello di perfezionare le applicazioni già esistenti su Android Auto ed Apple Carplay in modo da renderle sempre più fruibili. Non escludo a priori che vengano fatte delle partnership individuali, però in questo momento non è un tema che sarà predominante.

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