Alfa Romeo MiTo MY 2014 1.3 JTDM: prova su strada

Il biscione più piccolo morde ancora

E’ trascorso un pò di tempo dal 2008, anno che ha visto nascere la tanto attesa Alfa Mito, piccola del Biscione che aveva ed ha l’arduo compito di rivaleggiare con la Mini, alla quale si sono via via aggiunte altre competitor, DS3 in primis. Ma la piccola Alfa non demorde, ed ancora oggi è perfettamente in grado di dire la sua, grazie ai vari affinamenti ed aggiornamenti che si sono susseguiti nel corso degli anni, con i più rilevanti che sono stati introdotti con il recente MY2014, che prevede novità per la linea ma sopratutto per l’abitacolo. La versione in prova era dotata del più piccolo dei turbo diesel, il 1.3 Multijet II, che ha anch’esso beneficiato di recente di affinamenti che l’hanno reso piú prestazionale ma anche più parsimonioso. Insomma, con questo piccolo motore a gasolio la Mito ha il pregio di riuscire a coniugare in maniera invidiabile costi di gestione del tutto paragonabili a quelli di una comune utilitaria con un comportamento ed un piacere di guida degni di una piccola sportiva.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Stile: ancora perfettamente attuale. Con il MY2014 troviamo qualche novità nel frontale.
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Le novità introdotte nel corso degli anni si sono concentrate maggiormente sottopelle, dato che l’esterno è invece rimasto pressoché invariato. Cambia giusto lo scudetto anteriore, con una nuova cromatura, e la finitura brunita dei proiettori anteriori. Ma poco male, perché la Mito è ancora perfettamente attuale, e non è affatto invecchiata. Il muso è sempre quello, inconfondibile e chiaramente ispirato alla 8c, con i due fari a goccia e l’immancabile scudetto a V. Invariata anche la fiancata, con il suo andamento muscoloso ed i passaruota pronunciati,mentre la coda ha mantenuto i suoi fari tondi che di notte la rendono immediatamente riconoscibile, insieme al lunotto posteriore piccolo e squadrato. L’esemplare in prova montava i nuovi cerchi da 16″, con gomme da 195/55, dunque delle “scarpe” tutt’altro che estreme, dato che la vettura è omologata per montare fino ai 18″, disponibili come optional. Era presente anche il tetto apribile elettrico, che oltre a rendere l’abitacolo più luminoso rende più accattivante anche l’estetica, data la soluzione di continuità tra il parabrezza ed il tetto stesso.

Interni: nuovo infotainment e nuovi materiali per renderlo più curato
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E’proprio l’abitacolo ad aver beneficiato di maggiori novità, sia dal punto di vista dei materiali, adesso più curati e raffinati, ma anche per quanto riguarda l’infotainment, con il nuovo sistema UConnect, con schermo da 5″, che integra il sistema di navigazione Tom Tom, i comandi vocali, il bluetooth, e gli ingressi aux ed usb. Detto delle mappe Tom Tom, garanzia di affidabilità e precisione, dobbiamo dire che questo nuovo infotainment, che peraltro ha il vantaggio di costare soltanto 500€, risulta apprezzabile per la facilità e la semplicità di utilizzo, anche se i tempi di risposta ai comandi touch sullo schermo non sono tra i più rapidi. Per il resto, aperta la grossa portiera senza cornice, ovvero con il vetro a giorno, proprio come sulle sportive vere, si ritrova la tipica impostazione di guida delle Alfa più recenti, con i sedili ben sagomati ed accoglienti, che consentono di adottare una postura piacevolmente sportiva. Sempre molto belli gli scudetti Alfa cuciti sugli schienali, un vero e proprio colpo al cuore per gli appassionati del marchio. Completano il quadro alcuni dettagli di rilievo, come il battitacco con tanto di scritte Alfa Romeo, e l’impianto audio Bose, per una qualità del suono sempre eccelsa. Per quanto concerne l’abitabilità, come sempre, la Mito offre spazio in abbondanza per chi siede davanti, ma anche per chi siede dietro, che deve però patire un accessibilità al divano posteriore non tra le migliori. Il bagagliaio ha una capienza di 270lt,dunque più che sufficiente per una piccola con un intonazione marcatamente sportiva, anche se la soglia di carico è un pò in basso rispetto a quella d’accesso.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

Su strada: anche se è una piccola, regala un comportamento sempre divertente.
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Il semplice fatto di vedere un Biscione al centro del volante crea immediatamente delle pretese, insite nel blasone e nella storia del marchio. Da un Alfa vuoi e pretendi bella guida, capacità di aggredire le curve. E poco importa che la vettura sia soltanto un 1.3 a gasolio, perché anche in passato le piccole Alfa sapevano essere il riferimento assoluto in termini di piacere di guida: basti pensare all’indimenticabile Gt 1300 Junior. Ma quindi? Come va questa Mito? Rispetto al passato (non proprio recente) il comparto tecnico é ben differente, molto meno specialistico, dato che la Mito è una tutt’avanti, ma il comportamento non delude affatto. Anzi, tra le piccole ancora oggi è una delle più divertenti da guidare. Lo sterzo, l’assetto, la prontezza di risposta sono proprio da sportivetta, ed infatti la Mito si lascia guidare sempre piacevolmente sui percorsi tortuosi. La vettura da il meglio nella modalità dynamic del manettino del Dna, che aumenta notevolmente il carico del volante, e migliora la prontezza di motore e risposta del pedale del freno. E proprio così si riescono a pennellare curve con una discreta precisione e soltanto quando guidi davvero impiccato inizi a percepire i limiti derivanti dalla potenza non certo esagerata e dalla gommatura non esasperata. Ma comunque, per i più impallinati non manca la versione Quadriforglio Verde, che in tema di prestazioni assetto e gommatura è ben più cattiva. In ogni caso la Mito 1.3 Multijet riesce a dire la sua anche in termini di comfort, perché non è mai troppo scomoda, neanche in città tra buche e tombini. E poi, a velocità autostradale, il piccolo 1.3 riesce a farsi perdonare il fatto di alzare un pò troppo la voce in accelerazione, mantenendosi invece sempre silenzioso a velocità costante. Infine il cambio, sempre manovrabile ma dal feeling non troppo sportivo.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=3.5/5]

Gli 85cv bastano per una guida vivace.
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Abbiamo già accennato al fatto che, data la cilindrata contenuta e la cavalleria non certo monstre, le prestazioni non possono essere ovviamente “trascendentali”. Gli 85cv fanno il possibile, ma i 12.9 secondi dichiarati per raggiungere i 100km/h potrebbero far pensare che con la Mito si debba rinunciare a qualsiasi velleità sportiva. Ma come spesso sottolineamo i freddi numeri non sono tutto, perché nella guida di una vettura fanno molto le sensazioni. Ed infatti, grazie ai 200nm di coppia, già disponibili dai 1500 giri/min, sembra che la Mito vada parecchio più forte di quanto dichiarato. Nello specifico, specialmente in modalità dynamic, la coppia arriva tutta e subito, quasi in maniera brusca, proprio tra i 1500 ed i 3000 giri/min. Tenendo la lancetta del contagiri dentro questo range ci si può togliere qualche soddisfazione. Ma non conviene accanirsi: meglio passare al rapporto superiore, perché in alto il 1.3 perde un pò di verve. In ogni caso, i primi rapporti piuttosto ravvicinati consentono un buono spunto, mentre il rapporto finale piuttosto lungo permette di ridurre rumorosità e consumi.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Il 1.3 JTDM II beve davvero poco
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Uno dei vantaggi di avere una piccola sportiva a gasolio è indubbiamente il risparmio al distributore. Secondo la casa il motore si accontenta di appena 3,5 litri/100km nel ciclo combinato. Quindi, se da un lato bisogna rinunciare ad un minimo di prestazione, nella guida di tutti i giorni, in base al computer di bordo, ci siamo ritrovati a realizzare medie tra i 4.5 e 5 litri/100km, dunque vicine ai 20km con un litro di gasolio. Per quanto riguarda il listino, per questa motorizzazione entry level a gasolio, si parte da 17.000€ abbondanti, per superare di poco i 20.000€ per un esemplare ben dotato come il nostro. Una cifra non indifferente, ma bisogna dire che ci si porta a casa una piccola che in realtà riesce ad essere un’auto trasversale, perchè è insieme un’utilitaria, una piccola sportiva,ma anche una buona compagna per viaggi in autostrada, dove risulta tutt’altro che scomoda.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Consumi contenuti a fronte di una guida piacevole, da sportivetta.Manca, come sulla Giulietta, la possibilità di disinserire gli aiuti elettronici.

Alfa Romeo Mito My2014: la Pagella di Motorionline

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