Alfa Romeo Giulia: motori e caratteristiche della nuova berlina del Biscione [FOTO UFFICIALI]
Sulla Quadrifoglio c'è il V6 3.0 litri biturbo da 510 CV
Dopo mesi d’attesa, foto spia, immagini rubate, voci ritrattate e confermate, pochi minuti fa al Museo Alfa Romeo di Arese in una sala gremita il marchio del Biscione ha presentato l’Alfa Romeo Giulia. Dopo la descrizione delle caratteristiche più salienti della nuova berlina, sulle note della voce di Andrea Bocelli è stata scoperta l’attesissima vettura. Alla fine al di là delle smentite di facciata che si erano rincorse nei mesi scorsi, il nome della nuova auto è Giulia, una conferma al ritorno di una denominazione iconica e radicata al glorioso passato del marchio di Arese. La berlina del Biscione è lunga poco meno di 4,80 metri ed offre un passo decisamente lungo, con i suoi 2,82 metri, che promette spazio e abitabilità.
Nel presentare il design della nuova Alfa Romeo Giulia non si può non partire dai tratti che danno forma all’alta espressione dello stile italiano, dove la forma modella la sostanza e dà un’anima a una vettura che, come Alfa Romeo sa fare, punta ad emozionare e ad ergersi oggetto del desiderio. L’approccio stilistico della Giulia ha dovuto fare i conti con due importanti caratteristiche strutturali della vettura: il perfetto equilibrio 50:50 dei pesi tra i due assi e la trazione posteriore. Con l’obiettivo di creare un design capace di sfidare il tempo, le mode e lo spazio, l’Alfa Romeo Giulia si presenta con sbalzi ridotti, un lungo cofano pronunciato e dei lunghi parafanghi anteriori. Sul frontale c’è il leggendario trilobo e il nuovissimo marchio Alfa Romeo che debutta proprio sulla Giulia, mentre le fiancate propongono una linea scavata a mezza altezza che rende la vettura sinuosa e atletica allo stesso tempo.
Se la semplicità e l’eleganza hanno guidato la progettazione degli esterni scultorei lo stesso può dirsi degli interni della nuova Giulia. L’abitacolo a forma ellittica propone interni con pregiati rivestimenti dove si mescolano pelli, legni, tessuti e fibra di carbonio. Il comfort è assicurato da un’idea di progettazione che si fonda sulla centralità del guidatore che viene proiettato in un abitacolo definito come semplice, essenziale e piacevole da vivere. L’esaltazione dello stretto rapporto uomo-auto si concretizza nel volante compatto e sportivo con comandi integrati e nella plancia minimal che propone due soli comandi rotativi: uno per gestire il selettore Alfa DNA e impostare la modalità di guida, mentre l’altro serve a comandare le funzionalità del sistema d’infotainment.
Oltre che per l’aspetto estetico c’era grande attesa anche per scoprire con quali motori si fosse presentata la Giulia. Alfa Romeo fa sapere che l’intera gamma di propulsori della berlina è in alluminio, con il fiore all’occhiello rappresentato dal motore che spinge l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio: vale a dire il nuovo V6 biturbo benzina da 3.0 litri, di derivazione Ferrari, che è in grado di erogare 510 CV. Una potenza tale da regalare prestazioni esaltanti, con un’accelerazione 0-100 km/h in 3,9 secondi, combinante con una buona capacità di contenere i consumi, anche grazie al sistema di disattivazione dei cilindri a controllo elettronico.
Importanti novità da parte di Alfa Romeo sono stati introdotte anche sulla dotazione tecnica e meccanica della Giulia. Oltre alla già citata distribuzione 50:50 dei pesi e a un rapporto peso/potenza inferiore a 3, la vettura monta sospensioni multilink al posteriore, mentre per l’avantreno è stata sviluppata la nuova sospensione Alfalink che ottimizza l’effetto filtrante e consente una sterzata ancora più rapida e precisa. Sulla Giulia troviamo anche la tecnologia Torque Vectoring, insieme al sistema Integrated Brak System (al debutto assoluto), l’innovativo sistema elettromeccanico che combina il controllo di stabilità con il tradizionale sovrafreno, offrendo una risposta ancora più immediata dell’impianto frenante in carbo-ceramica, riducendo la distanza d’arresto.
Ad offrire l’aerodinamica migliore, ad una vettura che di per sé vanta un eccellente Cx, ci pensa l’Active Aero Splitter, il sistema frontale che gestisce in modo attivo la deportanza. Tutte queste innovative e avanzate soluzioni tecniche sono gestiti da un “cervello elettronico”: lo Chassis Domain Control, che assegna a ogni sistema il suo compito, ottimizzandone utilizzo e comportamento. Chi si mette al volante dell’Alfa Romeo Giulia si trova di fronte il rinnovato selettore Alfa DNA che permette di selezionare tra quattro modalità di guida: Dynamic, Natural, Advanced Efficient (modalità di risparmio energetico al debutto) e Racing.
Con la nuova Giulia l’Alfa Romeo è pronta a tornare ai fasti di un tempo, rilanciando immagine, prestigio e vendite del Biscione, “operazione di rinascita” che, come ha sottolineato Marchionne alla presentazione, non sarebbe stata possibile senza la fusione di Fiat con Chrysler e la nascita di FCA.
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