Assicurazione, in Italia 3,5 milioni di auto circolano senza

Un vero e proprio allarme quello lanciato di recente dall’ACI. Secondo gli ultimi dati raccolti dall’Automobile Club, infatti, in Italia il 7% dei veicoli circolanti sono privi di una regolare assicurazione, quindi sulle nostre starde sono presenti ben tre milioni e mezzo di macchine a rischio. «Le infrazioni rilevate dalle Polizie Locali e dalle altre Forze dell’Ordine per mancanza di copertura rc-auto sono 100.000 nell’ultimo anno – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Enrico Gelpi – e le frodi in questo settore rappresentano il 3% del totale delle frodi assicurative accertate. In Inghilterra sono il quadruplo e in Francia il doppio, non perché lì ci sia più propensione all’illecito ma perché quei Paesi trovano conveniente svolgere una adeguata attività di controllo sui sinistri. In Italia gli indennizzi del Fondo di garanzia per incidenti causati da veicoli senza rc-auto sono stati 22.000 nel 2010, in aumento del 10% negli ultimi tre anni.»
«Dobbiamo superare la logica passiva basata sui controlli a posteriori – ha affermato Gelpi – adottando un sistema attivo capace di rilevare le irregolarità prima della messa su strada dei veicoli. Serve una norma che introduca l’obbligo di comunicazione della copertura rc-auto per il rilascio e l’aggiornamento dei documenti di proprietà e di circolazione dei veicoli. L’ACI auspica che nel testo antifrodi in discussione alla Commissione Industria del Senato siano inserite idonee misure come questa. Tale sistema di prevenzione attiva, introdotto con successo in Gran Bretagna, Svizzera, Austria, Finlandia e molti altri Paesi europei, consentirebbe una maggiore sicurezza sulle strade e risparmi agli automobilisti italiani che già pagano 16,9 miliardi di euro la polizza rc-auto.»
Gli illeciti sono particolarmente difficili da rilevare in città, dove avvengono più di tre quarti di tutti i sinistri italiani. Tra le contraffazioni più comuni, il 48% dei reati di falsità accertati riguardano la patente e il 22% i permessi per gli invalidi. Solo il 21% le assicurazioni, il 5% le carte di circolazione, il 3% i permessi di accesso ai centri urbani e l’1% le targhe.
Foto: Maritè Toledo via Flickr
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