Audi: un futuro sostenibile alla Milano Design Week 2023 [FOTO]
L'inaugurazione della House of Progress in Corso Venezia
C’è anche tanta automotive alla Milano Design Week 2023 e, come ormai consuetudine, Audi è tra le protagoniste dell’evento nel capoluogo lombardo. La casa dei quattro anelli, rinnova l’appuntamento con la sua House of Progress in Corso Venezia 11, con l’installazione ‘The Domino Act’, dove viene anche esposta, in anteprima per l’Italia, l’Audi skysphere concept. Con la transizione energetica in primo piano, con un talk dal tema “Disegnare un futuro sostenibile”, con numerosi ospiti illustri.
‘The Domino Act’ e la skysphere
L’installazione è stata realizzata su progetto del designer Gabriele Chiave ed è formata da ventidue monoliti in acciaio specchiato, disposti in modo circolare, che si stagliano verso il cielo. L’opera si basa su uno scheletro metallico assemblato in loco e tutte le materie costituenti l’opera dell’arte sono naturali e rispettose dell’ambiente: dal legno di abete rosso alla pittura stessa, utilizzata sia per gli interni che per gli esterni, priva di solventi e diluibile in acqua, arrivando alla ghiaia e all’acciaio. “Il monolite è un simbolo di progresso per l’umanità – le parole di Chiave, nel corso del talk serale – L’installazione vuole essere un messaggio di speranza e di bellezza”.
Al centro dell’installazione ‘The Domino Act’, come dicevamo, c’è l’Audi skysphere concept, l’avveniristica roadster 100% elettrica, per la prima volta mostrata in Italia, dopo la presentazione a Pebble Beach. Con un design ispirato alla leggendaria Horch 853 degli anni ’30 e con un’anima sportiva. Spinta dal motore a zero emissioni da 632 cavalli e 750 Nm di coppia massima, per un’accelerazione da 0 a 100 chilometri orari in 4 secondi ed un’autonomia dichiarata di oltre 500 chilometri, nel ciclo WLTP.
Mobilità, futuro e giovani
L’inaugurazione della House of Progress 2023 è stata anche l’occasione di un incontro sul tema sostenibilità, in cui sono stati toccati numerosi punti. Il padrone di casa è stato Fabrizio Longo, direttore di Audi Italia, che ha aperto parlando della rivoluzione in atto nel settore: “Se c’è un settore che sta cambiando pelle in modo netto, è proprio quello dell’automotive. Non più su cosa fare, ma su come farlo – le sue parole – Il tema dell’elettrico è un po’ come Guelfi contro Ghibellini, mentre viene sottaciuto come si è evoluta notevolmente la sicurezza. Grazie ai sistemi di intelligenza artificiale”.
Gli fa eco anche Sebastian Copeland, esploratore polare ed analista climatico: “L’industria dell’auto è l’unico settore della mobilità che ha già le risposte pronte per ridurre le emissioni, quindi è quella più capace di trasformare la società”. Una trasformazione che deve obbligatoriamente coinvolgere soprattutto i giovani: “La sostenibilità può costare anche di meno ed andare incontro ai giovani – le parole di Federico Marchetti, fondatore di Yoox e pioniere dell’e-commerce ad inizio secolo – Bisogna dargli anche una visione, non solo ambizione. Perché quello è il loro percorso”.
Un po’ meno ottimistica la visione di Umberto Galimberti, illustre filosofo ed antropologo: “Il futuro non porta il rimedio al passato, ma è un tempo che verrà. È il nostro darsi da fare che porterà a qualcosa. Adesso il futuro non è lì ad aspettare i giovani ed è imprevedibile. Noi diamo sempre lavori precari e non vengono accolti i loro pensieri. Ma le idee migliori arrivano tra i 20 ed i 30 anni. Bisogna ascoltare i ragazzi e impegnarli per la loro potenza ideativa”. Per ottenere un futuro migliore.
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