Auto aziendali, la proposta Unrae: detrazioni Iva crescenti al calare delle emissioni

Intervento per favorire il rinnovo del parco circolante e ridurre il gap coi Paesi europei

Auto aziendali, la proposta Unrae: detrazioni Iva crescenti al calare delle emissioni

Le auto aziendali continuano ad essere escluse dalle politiche di sostegno. Anche questa volta, mentre si definiscono i nuovi incentivi per supportare il mercato automobilistico, non sembrano esserci interventi governativi rivolti alle auto aziendali, che rappresentano oltre il 37% del mercato italiano ma che continuano a non godere di adeguata attenzione, come più volte sottolineato dagli addetti ai lavori.

Aspettando una strategia strutturale e ricordando come in Italia alle auto aziendali sia riservato un trattamento fiscale di gran lungo peggiore che nel resto d’Europa, l’Unrae, l’associazione dei costruttori, avanza la sua proposta che prevede sostanzialmente di legare il livello di detraibilità dei veicoli a quello delle emissioni, con detrazioni più vantaggiose per le auto aziendali meno inquinanti.

Tra scaglioni di detraibilità in base alle emissioni

In sostanza, l’idea dell’Unrae prevede tre fasce di detraibilità corrispondenti tre fasce di emissioni di CO2:

– Detrazione dell’Iva dal 40% al 100% per i veicoli con emissioni di CO2 tra 0 e 20 g/km;
– Detrazione dell’Iva all’80% per i veicoli con emissioni di CO2 tra 21 e 60 g/km;
– Detrazione dell’Iva al 50% per i veicoli con emissioni di CO2 tra 61 e 135 g/km.

Nella proposta studiata dall’associazione costruttori, gli interventi per le tre fasce andrebbero applicati per un triennio (dal 2023 al 2025), impegnando 393 milioni di euro nel 2023, 500 milioni nel 2024 e 567 milioni nel 2025.

Sostenere la transizione ecologica ed essere competitivi col resto d’Europa

Introducendo tale meccanismo, è preventivabile che il minor gettito fiscale possa essere ampiamente compensato dai maggiori incassi dell’Iva di un mercato libero di crescere. Inoltre si contribuirebbe in maniera importante al rinnovo del parco circolante delle auto aziendali. Del resto, come sottolineato dall’Unrae, tale proposta ha l’obiettivo di supportare il processo di transizione ecologica dei veicoli delle società e di colmare il gap competitivo con le imprese di principali Paesi europei.

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