Blocco del traffico 19-20 dicembre revocato in Emilia-Romagna
Confermati invece gli stop totali del 29 dicembre e 4 gennaio
Il maltempo che ha colpito le regioni del settentrione nel corso della settimana sono state una vera e propria boccata d’aria fresca per le grandi metropoli. A Milano, infatti, è stato scongiurato un nuovo blocco della circolazione, mentre il fermo totale che sarebbe dovuto essere in vigore oggi e domani in quasi tutta l’Emilia-Romagna è stato ufficialmente ritirato.
Il vento e le piogge hanno compiuto l’opera che, come molti pensano, il blocco del traffico non sarebbe riuscito a compiere. Il fronte di alta pressione che ha contribuito ad aggravare la situazione, inoltre, dovrebbe esaurirsi nel corso dei prossimi giorni, permettendo nuovamente a venti e folate di migliorare l’aria respirata dai cittadini. «D’intesa con tutti i sindaci e le province, abbiamo valutato i nuovi elementi che ci hanno fornito le previsioni meteo – ha spiegato l’assessore regionale dell’Emilia-Romagna ai Trasporti Alfredo Peri – nelle ultime ore è venuta meno l’emergenza delle emergenze, per la quale nei giorni scorsi si era deciso il blocco straordinario del traffico nelle giornate del 19 e del 20 di dicembre. Il tavolo ha quindi deciso di revocare le limitazioni alla circolazione in quelle due giornate, mentre sono stati confermati per ora i blocchi per il 29 dicembre e il 4 gennaio, naturalmente se le condizioni meteo li renderanno necessari.»
L’assessore ha voluto anche intervenire sui toni aspri che sono stati utilizzati per protestare contro la decisione di bloccare il traffico regionale. «Siamo all’interno di un accordo in cui tutti decidono insieme e c’è un rapporto di causa effetto tra le condizioni meteo climatiche e i provvedimenti emergenziali che si assumono con la limitazione del traffico. Invito tutti alla moderazione, e a non usare su questo tema toni e parole da tifoseria calcistica che non aiutano a risolvere i problemi: nessuna marcia indietro, e nessuno è autorizzato a iscrivere a sé stesso vittorie che non ci sono.»
Foto: Luca De Vito via Flickr
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