BMW, il marchio Alphabet è suo e non vuole cederlo
Ma Google ha già presentato la sua ristrutturazione societaria
BMW – Il cofondatore di Google Larry Page ha presentato a sorpresa la ristrutturazione di Google con l’annuncio di Alphabet, la nuova società proprietaria del colosso della tecnologia e di tutti i suoi prodotti semi-correlati. Le azioni di Google sono salite del cinque per cento subito dopo l’annuncio, mentre il mondo era occupato sviscerare il significato di alfa e scommessa (alpha e bet), un binomio che sembra descrivere un futuro roseo per la nuova società di Mountain View.
Ma ci potrebbe essere un problema. BMW possiede già il dominio .com e il marchio di fabbrica “Alphabet”. E non vuole venderlo, almeno secondo un portavoce del marchio tedesco che ha parlato con il New York Times. Bmw ha infatti una sussidiaria che si chiama “Alphabet Fuhrparkmanagement”, che si occupa di servizi di leasing di lungo periodo soprattutto per aziende ed opera in 18 paesi fornendo circa 530.000 veicoli. Micaela Sandstede, portavoce di BMW, ha dichiarato che il marchio tedesco non è stato informato in anticipo dei piani di Google di voler creare una società chiamata con questo nome né tantomeno di aver ricevuto un’offerta per acquistare il dominio internet o il marchio da parte del colosso della Silicon Valley. In termini di violazione del marchio, avere lo stesso nome è un problema per due aziende, perchè soprattutto potrebbe confondere i clienti e, poi, vi è una chiara connessione tra le due organizzazioni: BMW è un marchio d’auto e Alphabet possiede Google, che ha una linea di vetture a guida semi-autonoma. BMW sta esaminando la possibilità di violazione del marchio, sempre secondo il quotidiano newyorchese.
Per quanto riguarda il dominio Alphabet, la nuova società di Google si è assicurata abc.xyz, così BMW può continuare a utilizzare alphabet.com senza troppe preoccupazioni, fatta eccezione per il sovraccarico di traffico apparente che ha colpito il sito dopo l’annuncio di Page. Lunedì sera, dopo l’annuncio di Alphabet, il sito web del marchio tedesco è andato in tilt per l’eccesso di contatti che pensavano di accedere all’indirizzo della nuova società di Google. “Non abbiamo intenzione di vendere il dominio“, ha dichiarato la stessa portavoce al giornale americano descrivendo Alphabet come “una parte molto attiva” del business di Bmw. Ora bisognerà aspettare il responso del United States Patent and Trademark Office, l’organismo amministrativo americano preposto al rilascio dei brevetti e dei marchi depositati. Secondo lo stesso organismo, attualmente negli Usa ci sono 103 marchi registrati che usano la parola “Alphabet”. Per dimostrare la violazione gli avvocati di Bmw dovranno evidenziare che la nuova società di Google “crea il rischio di confusione” tra i consumatori clienti dei due marchi.
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