Bridgestone incontra la fotografia

Maurizio Galimberti, fotografo ritrattista, che utilizza quasi esclusivamente Polaroid e foto istantanee, presenta la sua opera

La magia dell’incontro tra Maurizio Galimberti e Bridgestone è difficile da spiegare a parole. Le atmosfere, la familiarità con cui l’innovazione tecnologica del mondo dei pneumatici incontra la naturale bellezza di Palazzo Margherita, l’amore per l’arte e il “sogno italiano” di Francis Ford Coppola e il realismo futuristico di uno dei maestri della fotografia italiana, è un racconto in tre capitoli, tre connubi tra natura ed uomo ognuno autentico e stupefacente.
Natura: L’insieme degli esseri viventi e delle cose inanimate che costituiscono l’universo.
La missione di Bridgestone, azienda giapponese leader mondiale nella produzione di pneumatici, è quella di utilizzare solo materiali completamente sostenibili nei propri pneumatici entro il 2050. Amore per l’ambiente: le gomme del futuro saranno capaci di rispettare completamente la natura senza danneggiarla, di regalare sicurezza e stabilità alla guida, permettendo alla bellezza del panorama di travolgere completamente l’automobilista.
I fiori di Sakura giapponesi si lasciano portare dal vento fino alle belle costiere mediterranee, e a Bernalda incontrano Palazzo Margherita, l’affascinante residenza scelta da Francis Ford Coppola per ricongiungersi con le sue origini italiane, dove prende vita un progetto unico e straordinario che vede i pneumatici nuovi protagonisti di un racconto, quello narrato dagli scatti di Maurizio Galimberti, in cui la gomma si fonde con l’ambiente, diventandone parte inscindibile
Ecco quindi che il magnifico pergolato di Palazzo Margherita, che ha accolto i passi emozionati di Sofia Coppola il giorno delle sue nozze, diventa una suggestiva cornice per i pneumatici Ecopia, appositamente progettati per garantire bassi coefficienti di resistenza al rotolamento e un notevole risparmio sui consumi di carburante e, di conseguenza, minori emissioni di CO2.
Viaggio: Spostarsi da un luogo a un altro compiendo un percorso.
Muoversi, cambiare prospettive e scenari, viaggiare con la fantasia o su una strada. Il viaggio è il punto in cui l’alta innovazione tecnologica dell’azienda giapponese e il tradizionalista della Polaroid si incontrano. Secondo trait d’union della collaborazione tra Bridgestone e Maurizio Galimberti, il viaggio è l’esperienza più sconvolgente dell’esistenza umana.
“Paesaggio in Italia” è il titolo della raccolta del fotografo che ha reinventato il mosaico, portandolo dal classicismo alla modernità: un viaggio attraverso il vivere all’italiana che dal lungomare di Camogli arriva a Palazzo Margherita, set del servizio dedicato ai pneumatici Ecopia, un’esperienza che rispecchia appieno la filosofia di Bridgestone “Your journey, our passion”.

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Francis Ford Coppola apre le braccia a questo progetto, in un ambiente caldo e familiare che ricorda le origini italiane del regista, lasciando che America, Europa e Giappone si incontrino per un caffè al bancone della cucina, come una famiglia che si riunisce per una pigra colazione domenicale.
Arte: attività umana volta a creare opere a cui si riconosce un valore estetico, per mezzo di forme, colori, parole o suoni.
Il terzo punto sinergico di questo progetto è l’amore per l’arte, il desiderio di preservare e diffondere la bellezza, di comunicare in modo non convenzionale un sentimento. Il movimento cinetico di Duchamp, fonte d’ispirazione di Maurizio Galimberti rallenta la sua propensione al futuro, per lasciarsi raggiungere dal neoclassicismo del giardino all’italiana di Palazzo Margherita: un luogo magico in cui la naturalezza del paesaggio incontra l’equilibrio delle costruzioni.
Decostruire, sperimentare, analizzare, ricostruire: questi i diktat del metodo quasi scientifico di Galimberti, gli stessi che Bridgestone applica per migliorare anno dopo anno le proprie prestazioni in termini di sostenibilità.
Il continuo impegno riposto da Bridgestone nella ricerca e nell’evoluzione dei suoi prodotti ben si sposa con l’ispirazione futurista di Maurizio Galimberti, e l’infinita passione per l’arte del fondatore Shojiro Ishibashi, culminata con l’inaugurazione nel 1952 del Bridgestone Museum of Art di Tokyo, sigillano questa cooperazione.

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