Caro benzina, sciopero il 27-28 luglio e anche oggi previsti disagi
Continuano gli aumenti del prezzo della benzina in Italia. Sembra quasi che la corsa al rialzo del costo del carburante, di qualsiasi tipologia, sia divenuto un movimento inarrestabile e la cosa sta infastidendo non poco automobilisti e operatori di settore, che nonostante ciò vedono diminuire il loro margine di entrata. Secondo i dati diffusi dal Codacons, gli attuali aumenti porteranno ad una “maxi-stangata” da 500 milioni di euro nelle tasche degli italiani durante le vacanze estive.
Un colpo non indifferente, come spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi: «Qualora i prezzi di benzina e gasolio dovessero rimanere stabili ai livelli attuali, ipotesi altamente improbabile, gli italiani che decideranno di utilizzare l’automobile per i viaggi estivi dovranno mettere in conto una vera e propria stangata solo per i maggiori costi diretti sul rifornimento. Oggi infatti un pieno di benzina costa oltre 10 € in più rispetto lo scorso anno, mentre per il diesel occorre sborsare oltre 12 € in più. Considerando gli spostamenti lungo la rete autostradale per raggiungere le località di villeggiatura e i km percorsi nei giorni di vacanza, la stangata che si abbatterà sugli automobilisti raggiungerà complessivamente i 500 milioni di euro solo di costi diretti. Stima che crescerà in modo esponenziale ad ogni ulteriore rincaro dei prezzi alla pompa, e alla quale dovranno essere aggiunti tutti i costi indiretti legati al caro-carburante.»
Per protestare contro questi aumenti il Coordinamento Nazionale Unitario di Faib Confesercenti e Fegica Cisl ha annunciato uno sciopero nazionale dei distributori di benzina dal 27 al 28 luglio prossimi e già oggi 14 luglio dalle 13 gli impianti Eni-Agip rimarranno chiusi per protestare e richiedere un abbassamento dei prezzi e lo saranno fino alle 7 del mattino di venerdì 15 luglio.
Foto: Mackley via Flickr
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