Colpo di frusta: come richiedere il risarcimento all’assicurazione

Cosa dice la legge italiana in caso di colpo di frusta dovuto a un sinistro stradale

Il colpo di frusta è uno dei danni fisici più frequenti dopo un incidente. Come si fa a ottenere il risarcimento danni? Ecco la procedura da seguire
Colpo di frusta: come richiedere il risarcimento all’assicurazione

Uno dei danni fisici che si verifica con più frequenza dopo gli incidenti stradali è il colpo di frusta. Come ci si comporta in questo caso per ottenere il risarcimento danni? E’ sufficiente il referto medico oppure serve per forza la radiografia?

Se per vostra sfortuna siete stati coinvolti in un sinistro stradale e avete rimediato un colpo di frusta, leggete i prossimi paragrafi e capirete come fare per avere il risarcimento danni dall’assicurazione.

 

Colpo di frusta: una materia complicata

In fatto di risarcimento danni, il colpo di frusta è da sempre oggetto di critiche. Proprio per il fatto di essere uno dei danni lievi più diffusi dopo gli incidenti, è stato spesso adoperato da molti “furbetti” per truffare le compagnie di assicurazione.

Alla fine del 2011, il decreto Monti (decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011, conosciuto anche come “Salva Italia”) ha cercato di disciplinare questo aspetto per arginare il proliferarsi di truffe e false segnalazioni, stabilendo che il colpo di frusta (così come altre lesioni da incidente stradale di lieve entità) può essere liquidato dall’assicurazione solo a seguito di riscontro medico-legale che accerti l’effettiva esistenza del danno.

Va detto che un altro aiuto per le compagnie nell’accertamento del colpo di frusta arriva dalla scatola nera dell’auto, che permette di valutare la compatibilità delle lesioni lamentate dalla persona con la dinamica effettiva dell’incidente. In pratica la scatola nera, tramite la misurazione dell’accelerazione subita da un veicolo tamponato, dà la possibilità di capire se l’impatto è stato tale da causare il colpo di frusta.

 

Risarcimento danni: è sufficiente l’accertamento medico

Dunque, come stabilito dalla legge italiana, se l’automobilista che subisce un colpo di frusta porta come prova l’accertamento medico, la compagnia di assicurazione non può negargli il risarcimento danni.

A fare scuola è anche una sentenza del giudice di pace di Venezia, che nel 2016 (sentenza n. 769/2016) ha condannato una compagnia al risarcimento del danno e delle spese e alla segnalazione all’IVASS, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. In quel frangente la compagnia si era rifiutata di risarcire il danno da colpo di frusta senza previ esami radiologici, ma il giudice aveva stabilito che gli accertamenti clinici effettuati dai medici del pronto soccorso erano sufficienti a determinare l’effettiva esistenza della lesione (“Per la diagnosi di un trauma distorsivo è necessario il criterio clinico – così la sentenza – mentre il riscontro strumentale rappresenta un elemento sussidiario”).

Nella sentenza si legge inoltre che gli esami radiologici non influiscono sulla liquidazione del danno perché per loro natura “non riescono a rilevare le alterazioni dei tessuti molli paravertebrali”. Cosa vuol dire? Che in presenza di un colpo di frusta raramente si verificano delle lesioni visibili tramite radiografia. In quel caso invece, il medico aveva rilevato un danno biologico permanente del 2-3% e la compagnia era stata obbligata a risarcire.

 

Come ottenere i soldi

Come fare quindi per avere il risarcimento danni? Una volta compilato il CID bisogna andare al pronto soccorso e farsi accertare le lesioni da un medico. Dopodichè è necessario inoltrare la domanda di risarcimento danni alla propria compagnia, secondo le regole del risarcimento diretto.

Sarà quindi l’assicurazione a nominare un medico legale che, dopo aver visitato l’infortunato e presa visione di tutta la documentazione, stimerà il danno e determinerà la percentuale di invalidità dovuta al colpo di frusta.

Alla fine, sulla base delle perizie mediche e di altri fattori come l’età dell’infortunato, i giorni di malattia e gli eventuali danni morali, verrà individuato l’importo che la compagnia dovrà risarcire.

E se quest’ultima si rifiuta ancora? In quel caso l’unica strada percorribile è quella delle vie legali.

 

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