Crisi dei chip: Intel aumenterà la produzione costruendo due nuovi impianti in Europa
Previsto un investimento di 95 miliardi di dollari in dieci anni
Il perdurare della crisi dei semiconduttori, a causa di una produzione che non riesce a far fronte alla domanda crescente, e che sta mettendo in grosse difficoltà anche l’industria dell’automotive (tante Case costrette a tagliare la produzione), ha convinto Intel, azienda americana produttrice di chip, a stanziare un importante investimento da 95 miliardi di dollari in dieci anni per la realizzazione di due nuovi impianti per la produzione di michochip in Europa.
Uno stabilimento dedicato solo a chip per l’automotive
Ad annunciare l’importante investimento dell’azienda americana è stato Pat Gelsinger, amministratore delegato di Intel, in occasione di un evento al Salone di Monaco. I due nuovi stabilimenti che sorgeranno nel Vecchio Continente potrebbero essere seguiti, nel prossimo decennio, da un ulteriore espansione della produzione Intel. Nei piani di Intel, uno dei impianti sarà costruito in Irlanda e sarà dedicato esclusivamente alla produzione di chip per il settore auto, mercato per il quale l’ad dell’azienda americana prevede una forte crescita nei prossimi anni.
La risposta dei concorrenti
Mentre Intel annuncia mosse importanti, i concorrenti non stanno a guardare, con numerosi produttori di semiconduttori pronti a investire per incrementare la produzione. Ad esempio la Taiwan Semiconductor Manufacturing Co investirà 100 miliardi di dollari nei prossimi tre anni, Samsung Electronic ha aumentato a 205 miliardi di dollari l’investimento per ampliare la produzione nel prossimo triennio; Bosch ha da poco inaugurato un nuovo impianto a Dresda che è costato 1,2 miliardi: STM amplierà il proprio stabilimento che produce wafer di silicio ad Agrate.
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