Dieselgate Volkswagen: l’Antitrust ha sanzionato il gruppo tedesco per la manipolazione del sistema di controllo delle emissioni inquinanti

Dopo lo scandalo sulla manipolazione del sistema di controllo delle emissioni inquinanti, l’autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di applicare una sanzione pari a 5 milioni di euro al gruppo Volkswagen. Ricordiamo che la manipolazione aveva riguardato la commercializzazione sul mercato italiano di autoveicoli dotati di motori diesel aventi codice identificativo EA189 EU 5.

Proprio l’omologazione in oggetto fu ottenuta attraverso l’utilizzo di un software in grado di alterare artificiosamente il comportamento del veicolo durante i test di banco per il controllo delle emissioni inquinanti al fine di fornire un risultato delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) più basso di quello ottenibile nella modalità che invece si attiva nel normale utilizzo del veicolo su strada.

L’Autorità ha ritenuto scorretta questo tipo di condotta per diversi motivi. Prima di tutto è contraria agli obblighi di diligenza professionale e poi è idonea a falsare il comportamento economico dei consumatori, inducendoli a fare una scelta di consumo che altrimenti non avrebbero fatto qualora fossero stati consapevoli delle reali caratteristiche dei veicoli acquistati.

In secondo luogo l’Autorità ha ritenuto scorretta  la presenza, in vari cataloghi informativi diffusi dal Gruppo Volkswagen, di specifici messaggi pubblicitari che attribuivano al produttore una particolare sensibilità ambientale ed una specifica attenzione al livello delle emissioni inquinanti delle proprie autovetture che, alla luce di quanto emerso, erano suscettibili di indurre in errore i consumatori, con riferimento alla vocazione ambientale, alla responsabilità sociale rivendicata dal produttore, nonché alle affermazioni del rispetto delle normative vigenti in materia.