DPCM 25 ottobre ufficiale: cosa cambia per gli spostamenti e regole in auto
Valido a partire dal 26 ottobre fino al 24 novembre
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha ufficialmente firmato il nuovo DPCM (qui potete scaricare il teso completo ufficiale) che, alla luce del nuovo picco di contagi da COVID-19, mette in atto nuove limitazioni agli spostamenti delle persone, oltre che diverse chiusure per le attività commerciali e orari particolari per il coprifuoco. Il decreto ha validità a partire dal 26 ottobre e avrà durata fino al prossimo 24 novembre.
Potremo spostarci in auto?
Nel nuovo Dpcm 25 ottobre è stato per ora scongiurato il rischio di divieto di spostamento tra Regioni. Quindi il movimento di persone fisiche tra una regione e l’altra rimane per ora libero. Viene “fortemente raccomandato” alle stesse però di non spostarsi, sia con mezzi di trasporto pubblici che privati. Le eccezioni sono sempre le solite alle quali ci siamo abituati in questi mesi, ovvero esigenze lavorative, di studio, salute, necessità oppure per usufruire di servizi non sospesi o non disponibili nel comune di residenza. Il termine “forte raccomandazione”, comunque, dovrebbe significare che non verranno fatti dei controlli e che non servirebbe l’autocertificazione. Quella, al limite, dovrebbe servire solamente per quelle regioni che hanno istituito il coprifuoco. Per quanto riguarda i viaggi in auto, non ci sono divieti assoluti sul trasporto di persone non congiunte, per quanto sia fortemente sconsigliato, ma rimane comunque l’obbligo ad usare la mascherina in quel caso e di rispettare il più possibile il distanziamento sociale.
Cosa succede alle attività commerciali
Tutte le attività (compresi bar, ristoranti e negozi) avranno l’obbligo di chiudere alle ore 18, ma è stato concessa l’apertura di domenica e nei giorni festivi, mentre le prime indiscrezioni parlavano di chiusura. Sono state proibite le feste, sia al chiuso che all’aperto. Parzialmente accolte le richieste delle Regioni, che si si erano opposte alla chiusura alle 18. Questo non è stato concesso, ma c’è la possibilità di chiudere le piazze a partire dalle 21. Le scuole materne, elementari e medie continueranno con le lezioni normali, mentre il Governo ha imposto la didattica a distanza per le superiori ad almeno 75% delle lezioni. Anche questo provvedimento va ad accogliere la richiesta delle Regioni, che conservano la libertà, se lo riterranno opportuno, di mantenere a distanza il 100% delle lezioni delle scuole di secondo grado. Confermato anche lo stop per palestre, piscine e sale giochi, oltre che di altre attività a rischio assembramento.
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