FCA, Marchionne non molla General Motors
La possibile fusione farebbe nascere un gruppo da 30 miliardi di dollari l'anno
FCA – Sergio Marchionne non molla General Motors. Nonostante il marchio statunitense abbia palesemente chiuso la porta ad FCA, l’amministratore delegato del gruppo italo-americano va avanti. ”Resta il partner ideale per noi. Rappresentiamo per loro un’alternativa non facilmente replicabile.” ha detto Marchionne a Monza, dove ieri ha assistito al Gran Premio d’Italia, durante il quale Sebastian Vettel si è piazzato al secondo posto.
Sergio Marchionne ha seguito la gara con Matteo Renzi, con il quale ha avuto una ”breve chiacchierata” sulle tema di un possibile fusione. ”Su questa materia ha un margine di intervento limitato come primo ministro. Può avere una preferenza personale ma non l’ha mai espressa.” ha voluto sottolineare Marchionne, rassicurando sul fatto che un’eventuale fusione con Gm non metterebbe a rischio posti di lavoro in Italia.
Sergio Marchionne non vuole mollare GM soprattutto per il fato che una possibile fusione farebbe nascere un gruppo da 30 miliardi di dollari l’anno di cash. Da mesi l’ad di FCA ha insistito sulla necessità di un consolidamento del settore auto e sui maggiori benefici che l’unione con Gm porterebbe agli azionisti Fca rispetto a fusioni con altri gruppi. “Dobbiamo dare più tempo e supporto, ma penso che lui sia la migliore speranza che l’Italia ha di entrare nel ventunesimo secolo e progredire.” ha aggiunto Marchionne riconoscendo al premier Renzi il merito di aver ”realizzato progressi fenomenali per un Paese che è stato così riluttante al cambiamento. Ho avuto a che fare con questo paese per circa 12 anni e non ho mai visto qualcuno con la sua dedizione e l’intensità che lui ha mostrato nell’ultimo anno e mezzo”.
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