FCA: voci di interessi cinesi, nessun commento dalle parti
Ci sarebbe stata “almeno un'offerta”
Il Gruppo FCA risulterebbe attraente per alcuni nomi del settore automotive cinese, tanto che secondo indiscrezioni sarebbe stata fatta di recente “almeno un’offerta” d’acquisizione, successivamente respinta. Sebbene al momento non trapelino commenti su tutto questo.
L’autorevole Automotive News, considerando alcune fonti, ha segnalato che grossi gruppi cinesi impegnati nell’industria automobilistica, sebbene al momento non siano chiari i nomi, avrebbero svolto delle verifiche utili per valutare una possibile acquisizione del Gruppo Fiat Chrysler Automobiles, dato che questa società rappresenterebbe un “target attraente” per gli interessi di espansione sui mercati, per il potenziamento della produzione, a fronte di una panoramica di marchi e prodotti che risulterebbero allineati con gli interessi industriali cinesi, ma anche per altri aspetti come un’ampia e radicata rete di vendita internazionale.
Tra i vari aspetti segnalati dai colleghi, si parla di incontri avvenuti in Cina, dove si sarebbero recati rappresentati del colosso guidato da Sergio Marchionne, che avrebbero incontrato non solo i colleghi di Great Wall Motor ma anche altre delegazioni cinesi; così come la scorsa settimana sarebbero avvenuti nuovi colloqui, stavolta però presso la sede statunitense di FCA ad Auburn Hills. Per ora non sono noti i nomi dei gruppi che potrebbero essere interessati a una potenziale acquisizione, considerando che tra questi potrebbero figurare non solo la citata Great Wall Motor ma anche Guangzhou, partner già impegnato con FCA nel vasto mercato cinese, oppure Zhejiang Geely e Dong Feng Motor.
La possibile cessione, in ogni modo, non includerebbe i marchi Alfa Romeo e Maserati, che verrebbero scorporati al pari di Ferrari. Mentre coinvolgerebbe in primis i marchi statunitensi Jeep e Ram, compresi assieme a Chrysler, Dodge e lo stesso brand Fiat. Per ora nessun commento da parte degli interessati. Intanto in Borsa il titolo ha registrato un forte incremento, con una quota superiore ai 10 Euro per azione, da quanto segnalato al momento.
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