Ferrari, entro venerdì dovrebbe partire il processo di quotazione
Il Cavallino Rampante sbarcherà a Wall Street
Ferrari scalda i motori per lo sbarco a Wall Street. Entro venerdì, infatti, dovrebbe partire il processo dell’initial public offering, un’offerta, come riporta la Cnbc citando alcune fonti, da 1 miliardo di dollari, con il prezzo da fissare nella settimana del 12 ottobre. Infatti, la quotazione di Ferrari, per motivi tecnici, non poteva essere effettuata prima del 12 ottobre, in quanto deve passare almeno un anno dalla fusione tra Fiat e Chrysler.
Nel novero di banche che scenderanno in campo a sostegno di Ferrari e della sua IPO ci sono Ubs, Merril Lynch, Banco Santander, Bnp-Paribas, Mediobanca, Jp Morgan e Allen & Co. La registrazione alla Sec per quotarsi a Wall Street era già stata fatta dal gruppo del Cavallino Rampante lo scorso 23 luglio. Sarà un periodo caldo per FCA. La Nhtsa, l’autorità americana per la sicurezza stradale, ha ricevuto, infatti, dal gruppo italo-americano un avvertimento su “apparenti discrepanze” nella comunicazione di alcuni reclami ricevuti durante un periodo di tempo. Non è esclusa la possibilità di sanzioni. A Fca è stata già comminata una sanzione da 105 milioni di dollari in luglio per le mancanze nei richiami di veicoli, inclusi i modelli più vecchi di Jeep.
I prossimi giorni saranno, invece, decisivi per il nuovo contratto di lavoro. L’accordo raggiunto fra il United Auto Workers (Uaw) e Fca starebbe incontrando degli ostacoli fra i dipendenti e sarebbe stato respinto in alcuni impianti. I leader del Uaw si augurano che l’accordo venga approvato nei prossimi giorni negli impianti più grandi.
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