Ferrari potrebbe utilizzare motori a razzo come quelli di Tesla per le sue future super car?

Il sistema brevettato nel 2019 dalla Ferrari ricorda molto da vicino quello teorizzato da Elon Musk

Ferrari potrebbe utilizzare motori a razzo come quelli di Tesla per le sue future super car?

In passato aveva fatto molto discutere l’idea di Elon Musk che voleva utilizzare dei razzi per la sua nuova Tesla Roadster. L’idea a quanto pare sembra sia abbastanza popolare nel settore auto, tanto che la stessa Ferrari ha depositato nel mese di dicembre del 2019, il brevetto di una tecnologia simile a quella pensata da Musk per la nuova Roadster. Questo brevetto è stato pubblicato solo nei giorni scorsi.

Ferrari brevetta una tecnologia simile a quella ipotizzata da Musk per la nuova Roadster

Ferrari ha brevettato un sistema “pulsejet” per aumentare l’accelerazione delle sue super car future che sembra davvero molto simile al sistema a razzi di Tesla. La domanda di brevetto descrive un “veicolo stradale, provvisto di un serbatoio di aria compressa e di gruppi di pressione del gas collegati al serbatoio di aria compressa”.

L’obiettivo è quello aumentare le prestazioni della vettura in questione in determinate situazioni. Il sistema del cavallino rampante è dotato di diversi booster a gas, ciascuno con 5 ugelli. L’idea è che quando il serbatoio è pieno e la pressione è molto alta, si può utilizzare un piccolo foro per ottenere la forza necessaria, che il cavallino rampante stima mediamente in circa 5.000 newton.

I booster a getto non aumentano solo l’accelerazione in linea retta. Grazie a diverse eliche poste nel sottoscocca della vettura, consentono la generazione di carico aerodinamico grazie all’effetto suolo. Oltre ad aumentare l’accelerazione della vettura, questo sistema potrebbe anche essere utilizzato per stabilizzare o far frenare l’auto evitando incidenti o ribaltamenti. 

Ferrari Logo

Insomma sicuramente una tecnologia interessante. Non sappiamo però se realmente la Ferrari in futuro deciderà di dotare le sue super car con tale sistema. Il fatto di aver depositato il brevetto infatti non è garanzia del fatto che poi in effetti questa tecnologia trovi posto sul mercato.

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