Fiat: Marchionne da Monti alla ricerca di una soluzione

Nonostante le spiegazioni di Marchionne di ieri e la sua garanzia che Fiat intende solo investire all’estero, pur rimanendo radicata al nostro territorio, la polemica impazza. Per questo motivo sabato prossimo è stato programmato un incontro tra i vertici del Lingotto, incluso l’ad del Gruppo, e il Premier Mario Monti. Una decisione che ha incontrato l’approvazione del leader della CGIL, Susanna Camusso, la quale ha auspicato un chiarimento definitivo per il bene del Paese, lanciando anche una frecciatina allo stesso Marchionne invitandolo a “dire la verità”.

Questa la situazione sempre più tesa dei sindacati nei confronti dell’ad di Fiat, definito dalla stessa Camusso come un ingrato nei confronti del Paese, con il quale non avrebbe una vera e propria relazione. Sotto i riflettori il fatto che i suoi annunci arrivino attraverso interviste ai grandi giornali e non con manifestazioni pubbliche direttamente a contatto con i lavoratori.

All’incontro di sabato si siederà anche lo stesso presidente di Fiat, John Elkann, il quale ieri sera ha difeso a spada tratta il suo amministratore delegato. La famiglia è tutta dalla parte di Marchionne, mostrando completa sintonia con le sue decisioni per l’alleanza tra il Gruppo italiano e Chrysler. Sarebbero anche garantiti gli investimenti futuri negli stabilimenti italiani, che, secondo le parole dello stesso ad nei giorni scorsi, non subiranno ridimensionamenti o chiusure. Sarà però necessario convincere, oltre che i sindacati, anche i ministri Corrado Passera ed Elsa Fornero, a loro volta invitati al confronto di sabato prossimo. In Lingotto parla di confronto identico a molti altri, ma la sensazione è che la soluzione della polemica passi quasi tutta da questo incontro.

Foto: Washington Italian Embassy via Flickr