Galerie Peugeot di San Gimignano: dove il passato del Leone è giovane e vitale [FOTO E VIDEO]
Ruggiti privi di nostalgia
Un suono roco fuoriesce dallo scarico e sovrasta, a tratti, il sibilare del vento tra le fronde o il cinguettio di qualche uccello. Le atmosfere campestri tra Siena, Firenze e Pisa scorrono a ritmi diversi, mentre un caldo avvolgente impasta con efficace costanza profumi e sensazioni. Lo stesso progressivo incalzare che esterna questa Peugeot 106 Rallye lungo le curve e sui crinali abbracciati da vegetazione dalle tonalità cangianti, che rendono ancora più seducente il paesaggio circostante.
Carlo Leoni, Responsabile Comunicazione Peugeot Italia
A San Gimignano, nella provincia senese, non solo la voce dell’accennata 106 Rallye, ma anche quelle di altre vetture storiche del Leone continuano a proporre ruggiti di passione. Ed è proprio la passione del signor Daniele Bellucci ad aver plasmato e poi dato vita dall’ottobre 2007 alla “Galerie Peugeot”, luogo in cui si racconta una stria fatta di uomini, di auto, di moto, di biciclette, di macinici e di qualsiasi cosa sia legata al marchio del Leone. Tante storie in un unico grande racconto illustrato con precisione anche da Fabrizio Taiana del Club Storico Peugeot Italia, amplificato successivamente dal rombo delle diverse vetture o illustrato in una serie di libri firmati dallo stesso Bellucci. Fascicoli facenti parte di una raccolta denominata “Guida all’identificazione”, che riassume i vari aspetti di quanto compiuto negli anni da Peugeot.
Nelle sale dell’esposizione, la prima al di fuori della Francia, alcune vetture della quarantina di esemplari presenti fa scoprire da vicino le soluzioni e l’eleganza tipica della casa francese negli anni, grazie a esempi molto pregiati come la Peugeot Bébé, pensata da Ettore Bugatti nel 1913 e realizzata dalla casa nel 1916; la berlina 201 del 1929, una delle prime auto prodotte in serie con sospensioni anteriori indipendenti; altri come una pregiata 301 D Coupé “Regina dei concorsi d’eleganza” del 1934 o la nota “Oca di latta in salsa francese”, cioè la Peugeot 203 del 1955 definita così per via del suo stile “americano”.
Tra i modelli più curiosi anche una Peugeot 202 del 1949, chiamata con simpatia “paquet de tabac”, ovvero pacchetto di sigarette, data la sua forma ampia e squadrata. Anche se un aspetto altrettanto interessante, quanto la sua storia, è quello della pregiata 604 firmata dal carrozziere francese Heuliez. Una vera e propria limousine impiegata in occasione della visita del Papa Giovanni Paolo II in Francia. Sulla “Papamobile” sono stati rinvenuti anche i segni degli interventi compiuti sulla carrozzeria per consentire al Santo Padre di affacciarsi dal tetto.
Non mancano esempi sempre più recenti, seppure comunque d’epoca, come la 204 Coupé del 1966, una delle rare coupé dotate di portellone e con un singolare cambio invertito al volante. Soluzione che inizialmente si fa fatica a comprendere e manovrare. A caratterizzarla anche una peculiare vernice color melanzana. Interessante e fascinosa anche la 504 Cabriolet di metà Anni Settanta, il cui colore celestiale è esaltato dalla luce del sole estivo. Quindi due particolari esemplari di 205 Cabriolet. Vettura di cui si festeggia anche il trentennale e protagonista, durante la prova, nelle peculiari versioni CTI e Roland Garros. Al museo, invece, è presente anche una ruggente 306 Maxi del 1994 in livrea da competizione, che manifesta l’anima sportiva della casa del Leone, poco distante da un esemplare di 604 usata durante il Tour de France del 1975.
Peugeot 306 Maxi, 1994
L’emozione visiva è gradevole, ma questa diventa ancora più vivida quando si guida. Soprattutto avendo a disposizione motori generosi, nonostante l’età. A bordo della 106 Rallye spinta un 1.3 da 98 cavalli o dell’altrettanto energica 205 GTI 1.9 16V Gutmann da 160 cavalli (anche se qualcuno pare sia andato perso), si riassaporano sensazioni sopite però inalterate, per uno che ha guidato auto meno ricche di elettronica. Il volante roccioso e privo di servosterzo durante le manovre. La frizione dura all’inizio, ma morbida nell’esecuzione. Gli innesti diretti e il palmo che ne avverte il movimento, quasi palpasse gli ingranaggi. Ogni accelerazione, svolta, scalata è amplificata solo dalla propria decisione, senza alcun intervento elettronico. Un gustoso ritorno al passato. Un bel modo per scoprire o riscoprire come si guidava nello scorso secolo, ripensando forse a qualche foto di famiglia racchiusa in un album dei ricordi. Citando François de La Rochefoucauld: “Le passioni sono gli unici oratori che persuadano sempre. Esse sono come un’arte della natura dalle regole infallibili: il più semplice degli uomini animato dalla passione riesce più persuasivo del più eloquente che ne sia sprovvisto.” La Galerie Peugeot di San Gimignano è un posto dove regna un’emozione coinvolgente, un’energia che cattura.
Peugeot 106 Rallye, 1993/1996
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