General Motors presenta la terza causa legale contro FCA
Depositata una nuova denuncia con l'accusa di corruzione del sindacato Uaw
Continua la battaglia legale di General Motors contro Fiat Chrysler Automobiles. Nonostante le sentenze a sfavore, pronunciate prima da una corte federale e poi da un tribunale statale, con le quali sono state rigettate le sue due istanze, il gruppo di Detroit non ha alcuna intenzione di alzare bandiera bianca ed insiste depositando l’ennesima denuncia contro FCA relativa alla presunta corruzione del sindacato Uaw.
La prima causa un anno fa
L’inizio della diatriba legale risale allo scorso autunno, con l’avvio della prima causa, davanti alla corte federale di Detroit, da parte di General Motors che accusa FCA di aver pagato delle tangenti all’organizzazione sindacale Uaw con lo scopo di ottenere condizioni favorevoli nel corso dei negoziati per il rinnova del contratto di lavoro. L’istanza di accusa di GM è stata respinta dal giudice che ha ritenuto le prove non sufficienti per avviare un processo con FCA imputata.
I due tentativi di far riaprire il caso a Detroit
Quest’estate General Motors ha fatto un nuovo tentativo chiedendo di riaprire il caso sulla base di una serie nuove prove su tangenti e trasferimenti di denaro su conti correnti esteri. Tentativo però risultato vano, dato che il giudice incaricato ha deciso che la riapertura del caso non era giustificata dalle nuove prove avanzate che sono state ritenute dallo stesso eccessivamente “speculative”.
General Motors non si è però fatta intimidire dal nuovo respingimento e a settembre ha deciso di fare un secondo tentativo per far riaprire il caso, depositando una nuova causa alla corte statale di Detroit. In questa nuova denuncia, che prevede le stesse accuse, quest’ultime però sono state estese anche a Joe Ashton e Alphons Iacobelli, due ex manager della filiale americana di FCA che sono stati già condannati nell’ambito di un processo per un caso di corruzione all’interno del sindacato.
Nuova causa a Cincinnati
Mentre Fiat Chrysler continua a respingere ogni tipo di accusa definendola priva di fondamento, General Motors sta ora tentando un’altra strada, chiedendo la riapertura del caso anche alla sesta corte d’Appello di Cincinnati, in Ohio.
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