Genova, crollo ponte Morandi: “E’ pericolante, serve intervenire subito”

Il ponte va demolito o messo in sicurezza

Il ponte Morandi è crollato oltre una settimana fa, ma la parte ancora rimasta in piedi è pericolante e c'è la necessità di demolirla o metterla in sicurezza nel più breve tempo possibile. Nel frattempo, proseguono le indagini.
Genova, crollo ponte Morandi: “E’ pericolante, serve intervenire subito”

E’ ormai passata più di una settimana da quel maledetto 14 agosto, con il crollo del ponte Morandi ed il pesante conto di vittime e feriti dei giorni successivi. Ora le ricerche sono ormai terminate, ma resta l’impossibilità per gli sfollati di rientrare in casa e nemmeno di andare a recuperare i propri beni, perché la parte rimasta del viadotto è pericolante.

L’allarme dei commissari per l’emergenza

E’ arrivata oggi la relazione tecnica della struttura commissariale per l’emergenza ed è piuttosto chiara: “Il moncone est è pericolante e deve essere abbattuto o messo in sicurezza al più presto”. L’area è ovviamente sgomberata e la necessità di demolire il moncone non riguarda solamente la sicurezza, ma anche perché “senza demolizione, non riparte la ricostruzione”.

L’allarme è stato confermato anche dal prefetto del capoluogo ligure Fiamma Spena: “Abbiamo ricevuto una relazione dal presidente della commissione ministeriale che segnala sul pilone 10 un evidente stato di corrosione di grado elevato“. Il pilone 10 è quello che sostiene il moncone est di ponte Morandi.

Acquisiti gli atti nella sede di Autostrade

Nel frattempo, continuano le indagini. Secondo quanto riportato dall’Ansa, sarà effettuata oggi negli uffici della società Autostrade, attraverso la Guardia di finanza, l’acquisizione di materiale utile all’inchiesta sul crollo di ponte Morandi. A quanto si apprende, non sarebbero imminenti le acquisizioni di testimonianze dei componenti della commissione ministeriale, Roberto Ferrazza che la presiede e Antonio Brencich. I Pm vogliono prima procedere con la raccolta di atti e iniziare ad esaminare la documentazione. Quindi, ci vorrà ancora qualche giorno prima che i due tecnici vengano sentiti.

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