Marchionne, Alfa Romeo non si vende alla Volkswagen
L'ad di Fiat: «Non chiuderemo stabilimenti in Italia»
Sergio Marchionne si è nuovamente esposto sulla delicatissima questione inerente Alfa Romeo. La recente gestione della casa del Biscione ha sollevato nel recente passato più di una polemica, al punto che le voci di un’eventuale vendita al Gruppo Volkswagen sembravano aumentare sempre di più fino a raggiungere una qual sorta di ufficialità. Sensazione che, però, è stata a dir poco stroncata dall’a.d. del gruppo torinese, Sergio Marchionne. Durante un’intervista, infatti, ha ribadito un’ulteriore volta come non abbia la minima intenzione di cedere l’Alfa, specialmente ai tedeschi. Il riferimento a Wolfsburg non è nemmeno tanto velato.
La situazione occupazionale degli stabilimenti italiani, però, ha continuato a tenere banco. Marchionne, però, si è difeso anche su quello, ammettendo allo stesso tempo che «Lo sbaglio più grande che ho fatto è stato annunciare Fabbrica Italia. È stata un’imbecillaggine. Non perché industrialmente fosse un’idea sbagliata, ma perché se avessi fatto un annuncio in paesi come l’America, il Brasile, il Canada, si sarebbe riconosciuto il condizionamento di questa proposta alle condizioni di mercato. L’avrebbero capito tutti.»
Frasi che farebbero tremare i polsi a chiunque fosse impiegato in uno degli stabilimenti del gruppo, ma Marchionne ha immediatamente voluto correggere il tiro. «Chiedo all’Europa di trovare un modo equo per ridurre la capacità produttiva ma Fiat si chiama fuori dal discorso: noi non chiuderemo stabilimenti, grazie alla strategia che abbiamo scelto. Tutta l’attuale occupazione del gruppo Fiat è confermata. Ho preso l’impegno a portare tutti i lavoratori a casa. La Punto la produciamo a Melfi. Ho controllato questa mattina la produciamo ancora lì – ha scherzato – L’impegno con Torino lo ho già preso: Mirafiori non si chiude. Si faranno auto di lusso. sia per Alfa che per Maserati.»
Le ultime parole sono per Chrysler. La fusione con il gruppo americano è confermata per il prossimo anno, anche se la discussione con Veba è ancora in corso e non si è ancora arrivati ad un accordo. Marchionne, però, ha confermato la sua fiducia per una risoluzione agevole entro i termini stabiliti.
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