Hyundai Maxi Rottamazione: come funziona e quanto conviene

Crespi, Hyundai Italia: incentivi governo positivi, ma devono essere confermati così

Hyundai Maxi Rottamazione: come funziona e quanto conviene

Per tutto il mese di luglio sarà possibile approfittare della Maxi Rottamazione Hyundai, la più recente iniziativa speciale del marchio coreano per incentivare la propria quota di clienti in questo difficile momento post lockdown. Si tratta di una serie di incentivi che Hyundai offrirà fino al prossimo 31 luglio, mantenendo comunque aperta la possibilità di prorogarli nel caso ve ne fosse la possibilità. Scopriamone insieme i dettagli.

Incentivi per prime auto e clienti Hyundai

La Maxi Rottamazione di luglio di Hyundai prevede tre offerte principali, che in un particolare caso possono essere anche cumulabili. Prima di tutto è proposta proprio la rottamazione che dà il nome all’offerta e che vede un vantaggio per il cliente fino a 1.500 € nel caso si decidesse di rottamare una vettura immatricolata fino al 31 dicembre 2009, quindi con una decina di anni sulle spalle. Si tratta naturalmente di un tentativo di incentivare la domanda anche puntando al parco auto italiano, che come sappiamo al momento ha un’età piuttosto alta (media oltre gli 11 anni con il 62% delle vetture dotate di motore pari o inferiore alle norme Euro 4, dati UNRAE). Questo primo incentivo si può unire ad una delle altre due iniziative: la prima dedicata a chi è già cliente Hyundai, che può contare fino a 1.500 € di aiuto extra. Quest’ultimo incentivo non è per forza legato alla rottamazione e l’auto riconsegnata al concessionario non deve per forza essere una Hyundai, ma basta che si sia in generale già inseriti nell’universo coreano (esempio: se una famiglia possiede due auto, una Hyundai e una di un’altro marchio, può rottamare quest’ultima o anche aggiungere l’auto come terza e godere comunque del bonus fedeltà). Infine la seconda iniziativa, alternativa e non cumulabile con quella per clienti Hyundai, è dedicata a chi acquista la propria prima auto. Non è rivolta solamente ai neopatentati, ma semplicemente a chi compra la sua prima vettura, quindi anche a chi semplicemente non si è mai intestato un’auto e per qualsiasi motivo ha deciso di fare il grande passo. Ovviamente verrà fatta una verifica presso il PRA, ma Hyundai ha confermato di stare lavorando per rendere possibile l’autocertificazione e accelerare così la burocrazia. Infine vi è lo speciale finanziamento i-Plus Gold, che a sua volta prevede 1.500 € di vantaggi a tasso zero.

In attesa degli incentivi governativi

In occasione della presentazione di questi incentivi di Hyundai abbiamo avuto l’opportunità di fare qualche domanda ad Andrea Crespi, Managing Director di Hyundai Italia, in particolare sul mercato e sui possibili incentivi che il Governo sarebbe pronto a varare a breve. “Il mio giudizio è estremamente positivo – ci ha risposto Crespi sugli incentivi – Solo però se rimarranno così e saranno coperti dal giusto budget. In generale sono incentivi positivi, perché rispettano i punti proposti dall’UNRAE, ovvero lo svecchiamento del parco, l’indipendenza tecnologica dei motori (ovvero non si sarebbe più legati solo alla tecnologia elettrificata) e la rilevanza totale del mercato senza dedicarsi solo ad una nicchia”. Per quanto riguarda invece il futuro recupero del mercato automotive italiano “c’è da lavorare molto sodo. Le crisi precedenti ci hanno insegnato che per recuperare impieghiamo di solito circa 3 anni. Io non vedo una rapida crescita. Per questo abbiamo chiesto aiuti al governo per stimolare la crescita della domanda. Altrimenti si sarebbero dovute chiudere posizioni di lavoro e concessionari. Senza incentivi la situazione sarebbe più drammatica”. Potrà però l’Italia recuperare allo stesso ritmo degli altri Paesi europei? “Non penso”. Ci si aspettava tanta fatica nel ripartire? “Bisogna considerare la lista delle priorità – ha concluso Crespi – Il mondo automotive per gettito e introiti secondo noi sarebbe prioritario, ma se c’è stato un rallentamente ci saranno state sicuramente delle buone ragioni. La comunicazione con il Governo è sempre stata attiva, senza nessuna preclusione. Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. Alcuni ministri si sono dimostrati molto ricettivi”.

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