Hyundai Nexo a grandi passi verso la guida autonoma: completato il primo test in Corea
L'obiettivo è il lancio sul mercato nel 2021
Dopo la presentazione al CES di Las Vegas di alcune settimane fa la Hyundai Nexo ha portato a termine il primo test ufficiale di guida autonoma di livello 4 in Corea. Il nuovo SUV a idrogeno ha percorso i 190 chilometri che dividono le città di Seoul e Pyeongchang. Nella prova Hyundai ha utilizzato tre Nexo con sistemi driveless che hanno gestito tutte la fasi di guida in totale autonomia.
Per la Casa sudcoreana si tratta di un importante passo avanti. Hyundai è la prima azienda a completare una sessione di guida autonomia di livello 4 con veicoli alimentati a idrogeno. Prima di questo test Hyundai si era limitata a collaudare le proprie tecnologie autonome su brevi tratti di strada. Con la Nexo invece la prova è stata totale, con l’intervento umano che si è limitato all’accensione dell’auto a Seoul, per andarla poi a riprendere a Pyeongchang dopo che la vettura in totale autonomia ha affrontato la guida in autostrada, con velocità fino a 110 km/h, comprese le manovre di ingesso e uscita dall’autostrada. Durante il suo percorso di quasi 200 chilometri il SUV ha affrontato anche i caselli (pagando il pedaggio con il sistema wireless Hi-pass) e delle lunghe gallerie prive di copertura del segnale GPS che però non hanno causato alcun contrattempo. Hyundai punta a portare la guida autonoma di quarto livello sul mercato nel 2021.
A bordo della Nexo, oltre ai sistemi di guida autonoma, c’è anche un avanzata dotazione d’infotainemnt che comprende la connettività 5G, il sistema Home Connect che permette a chi viaggia dietro di gestire la propria smart home dall’auto potendo attivare una serie di funzionalità come aprire o chiudere le porte di casa, attivare gli elettrodomestici o visualizzare le immagini delle videocamere di sorveglianza. Inoltre a bordo del nuovo SUV Fuel Cell di Hyundai ci sono anche l’assistente vocale e un sistema di Wellness Car che monitora lo stato di salute dei passeggeri tenendo sotto controllo alcuni parametri come lo stress e il battito cardiaco, permettendo anche se necessario la videochiamata per l’assistenza medica.
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