Incentivi auto, Anfia, Federauto e Unrae sul mancato rinnovo: “Scelta incomprensibile che arresta la transizione ecologica”

L'invito a Governo e Parlamento a ripensarci

Alla notizia dell’assenza delle misure di rifinanziamento degli incentivi auto all’interno del nuovo decreto sostegni-bis non si è fatta attendere la reazione della associazioni che rappresentano il settore automotive in Italia.

Con un comunicato congiunto, Anfia, Federauto e Unrae, esprimono grande stupore nell’apprendere che, dopo l’inaspettata mancanza nel PNRR di interventi per il sostegno alla domanda del settore auto sulle tecnologie a bassissime emissioni, si aggiunge una dimenticanza, quella del mancato rifinanziamento degli incentivi, che va contro la strategia di accelerare la transizione ecologica chiesta dall’Unione Europea. 

Si rischia di interrompere il percorso intrapreso

L’assenza di incentivi, misura di investimento sul settore e sul rinnovo del parco auto, che, come sottolineano le tre associazioni, si sarebbe ripagata velocemente generando addirittura aggiuntività per le casse dello Stato, rischia di frenare il percorso virtuoso intrapreso. Gli incentivi auto, spiega la nota congiunta, stavano svolgendo un importante funzione di stimolo ad acquisti più sostenibili in termini ambientali contribuendo, al tempo stesso, a contenere le pesanti perdite generate dalle conseguenze della pandemia da Covid-19 sul mercato auto. 

Invito a Governo e Parlamento a intervenire

Ricordando di aver chiaramente dimostrato gli effetti positivi degli incentivi alla rottamazione nelle interlocuzioni avute con tutti i ministeri competenti, Anfia, Federauto e Unrae ribadiscono la necessità di rifinanziare l’ecobonus per le auto, compresa la fascia 61-135 k/gkm di CO2, e per i veicoli commerciali. Anticipando allarmanti previsioni di mercato per il mese di maggio (-30% rispetto al 2019), il comunicato congiunto si conclude con la richiesta al Governo e al Parlamento di intervenire nella fase di conversione del decreto sostegni-bis per prorogare e rifinanziare in maniera sostanziosa gli incentivi attualmente in vigore. 

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