Inquinamento: l’Unione Europea punta il dito contro l’Italia
In arrivo probabili multe milionarie per violazioni ambientali
Soltanto due mesi fa l’Europa aveva ammonito l’Italia per quanto concerne l’alto inquinamento causato da biossido d’azoto, prodotto in gran parte dal traffico, di ben dodici zone della Penisola tra cui le aree di Roma, Milano e Torino. Oggi, invece, l’Europa ha puntato il dito contro l’Italia per quanto riguarda l’inquinamento derivante da polveri sottili in quanto numerose zone del Bel Paese sono risultate essere di gran lunga fuori dai limiti previsti dalla normativa contintentale.
In pratica la normativa vigente impone che non ci siano più di 35 giorni all’anno di infrazione dei limiti stabiliti da Bruxelles: numeri, questi ultimi, abbondantemente superati dall’Italia che allo stato attuale rimane tra le aree più inquinate di tutta Europa per ciò che concerne le polveri sottili. Nello specifico, la Lombardia pare essere tra le regioni più intossicate in Italia dal punto di vista del pm10. Altre regioni che risultano particolarmente inquinate sono Veneto, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.
In tal contesto, la Commissione Europea ha inviato una lettera al Governo italiano per sottolineare il mancato intervento nazionale nella riduzione dello smog che potrebbe rappresentare l’apertura di un nuovo fascicolo ai danni dell’Italia e che comporterebbe una nuova multa milionaria dovuta agli elevati valori di inquinamento registrati. Ormai, quella di pagare multe per non adempiere in misura efficace alle indicazioni rivolte da Bruxelles sembra essere diventata una questione abitudinaria.
L’anno scorso, il Tempo ha fatto notare come nel 2016 l’Italia ha pagato ben 180 milioni di euro di sanzioni per non essere stata in grado di attuare delle misure in grado di arginare le numerose violazioni ambientali commesse. Il problema è che nei prossimi due mesi il nostro Paese dovrà necessariamente introdurre strumenti atti a migliorare la nostra situazione ambientale, pena l’ennesima multa milionaria da parte dell’Unione Europea.
Credit Photo: European Environment Agency
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