Kia Green Hybrid Cup: quando motorsport ed ecologia vanno a braccetto

Il racconto di gara 2: dalla rimonta al drive through (ingiustissimo)

Kia Green Hybrid Cup: quando motorsport ed ecologia vanno a braccetto

Arriva il momento dell’ultimo dei racconti della nostra bellissima esperienza alla guida della Kia Venga alimentata a GPL e preparata da BRC al punto da diventare un bellissimo giocattolo da corsa, che da vita ad uno dei monomarca più divertenti che ci siano (nonchè il più abbordabile in assoluto a livello di costi, cosa non da poco). Vi confesso che, ancora oggi, a distanza di una settimana dalla gara, provo un certo nervosismo al pensiero di gara 2, una corsa semplicemente “buttata” per una incomprensione con i commissari, non di certo esemplari nel seguire il regolamento. Ma andiamo con ordine. Abbastanza contento, non tanto per la posizione ma piuttosto per i riscontri cronometrici di gara 1, mi sono presentato allo start di gara 2 convinto di poter finalmente “tentare” quantomeno di stare con il gruppo. L’emozione del via è forse ancora più forte di gara 1: se al mattino, oltre all’adrenalina, c’era anche un pò di paura (trattandosi della prima partenza da fermo mai fatta, dato che nel CITE la partenza è lanciata), allo start di gara due solo e soltanto emozioni. Emozioni che forse mi regalano un grandissimo riflesso in partenza, che mi consente di superare addirittura tre concorrenti prima di presentarmi all’ingresso del Tamburello. Alla Tosa, approfittando delle solite sportellate – degli altri ovviamente – riesco a superare un’altra vettura. Partivo 11°, sono 7° dopo appena mezzo giro. Bellissimo. Nel frattempo, con il gruppo che inizia ad essere meno compatto, mi accodo alla vettura davanti (tra l’altro il vincitore di gara 1), cercando di replicare le linee, i punti di staccata, e così via. Faccio un pò di fatica, ma con grande piacere mi rendo conto che più o meno riesco a stargli dietro. Perdo un pò di contatto solamente al 4° giro quando, alla Tosa, il pilota che mi segue fa un entrata “a gamba tesa” e ruote fumanti, costringendomi ad allargare la traiettoria per evitare il contatto (perdendo anche una quantità industriale di velocità in uscita). Piano piano, però, riesco ad accordami, fino a restare in scia. A quel punto il misfatto. Passando in rettilineo noto un bel cartello “drive through”. Quest’ultimo, da regolamento, dovrebbe riportare subito sotto il numero della vettura alla quale è stata inflitta la penalità, ma invece i commissari, forse stanchi dopo un’intera giornata di gare – quella delle Kia era l’ultima in programma – hanno ben pensato di risparmiarsi questa faticaccia. Vedendo quel cartello, a quel punto, il pensiero va immediatamente alla super partenza: avrò mica fatto un jump-start? I 2 giri successivi non aiutano a risolvere il dubbio: la vettura subito davanti a me prosegue imperterrita, ed il cartello è ancora lì. Ed allora ecco il colpo di genio: dato che dietro non ho nessuno a stretto contatto, meglio lasciar distaccare in pilota davanti a me, lasciandogli tutto il rettilineo di vantaggio: se il cartello è per lui, una volta passato, i commissari “dovrebbero” tirarlo su. Ma invece niente. Il pilota che mi precede passa, ma il cartello resta giù. A quel punto mi convinco che la penalità è per me, ed al giro successivo, onde evitare la squalifica, faccio il drive through. Con il passaggio in corsia box mi ritrovo penultimo. Spinto anche dalla rabbia, lottando per di più con le gomme ormai finite, riesco a recuperare due posizioni, ma la gara ovviamente è compromessa. Taglio nuovamente il traguardo in undicesima posizione, ma al rientro in pit-lane la sorpresa: l’ingegnere di pista di BRC mi comunica che ho fatto un drive through che non era per me: era per il pilota che mi precedeva, che non essendosi fermato sarà poi squalificato. Peccato che a me, invece, il tempo perso per colpa dei commissari non certo ligi al loro dovere, non lo ha restituito nessuno. Senza quei 25 secondi persi c’erano i presupposti per fare un risultato interessante…sarà per la prossima volta. L’importante, comunque, è aver aggiunto un’altra bellissima pagina al quaderno dei ricordi.

Per questa fantastica esperienza ringraziamo:
-Kia Motors Company Italy
-Brc ed il suo staff
-Luca Contartese

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