Kia Stonic, alla moda e sorprendentemente sportiva [VIDEO PROVA SU STRADA]

Completa la gamma SUV di Kia, sulla base della piattaforma della Rio

Kia Stonic Segna l’ingresso di Kia nel fortunato segmento del B-SUV, o crossover urbani. Noi in realtà lo abbiamo voluto provare nel regno dei SUV, siamo infatti sulle nevi delle alpi svizzere.

Kia in Italia ed in Europa è soprattutto Sportage, il SUV medio che rappresenta il modello di maggior successo della casa coreana. L’allargamento della gamma con questa urban crossover è stata quindi una novità ben assecondata da una immagine del brand legata a questo genere di auto. Come per altre sue rivali di segmento, il look è più sbarazzino e modaiolo delle sorelle maggiori, gioca sulle tinte e sui contrasti e cerca di rendere più appagante un eventuale acquisto da parte di un pubblico tendenzialmente giovane ed anche femminile, quindi molto attento in questo senso.

La abbiamo provata abbinata al 1.0 T-GDi, propulsore 3 cilindri a benzina con un gran bel caratterino, esaltato dalla Stonic, che si è dimostrata particolarmente piacevole da guidare, con una sportività ben più marcata di quanto non fosse lecito attendersi. Prezzi a partire da 16.250 euro, con 3 motorizzazioni benzina, una sola unità a gasolio ed una GPL. La Stonic è di fatto un crossover più che un SUV, dato che non è disponibile con trazione integrale, mentre all’ottimo manuale a 6 rapporti si affiancherà presto una trasmissione automatica di tipo a doppia frizione.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Personalizzazioni bicolori e stile moderno

Il segmento è lo stesso della Rio, ma il look della Stonic è decisamente più accattivante e può contare sulla doppia colorazione opzionale, grazie alla quale la personalizzazione arriva a 20 possibili combinazioni, con 5 diversi colori per il tetto. Disegnata in Europa, in collaborazione con il Centro Stile centrale di Kia, la Stonic è ovviamente dotata della distintiva griglia “tiger nose” e punta su un aspetto che unisce linee tese e spigolose ad altre morbide e fluide. Nel complesso ha un bel carattere ed è piacevole da guardare. Lo dimostrano gli sguardi incuriositi che continua a raccogliere, anche per il fatto di essere un modello ancora abbastanza fresco di lancio sul mercato.

Mischia elementi delle piccole sorelle Rio e Picanto ad altri “off road” della Sportage, in un mix ben riuscito ed equilibrato. Cresce rispetto alla Rio, con cui condivide la piattaforma, fino a quota 414 cm per la lunghezza (+ 8), mentre la sua larghezza è di 176 (+4). Ovviamente è anche più alta, ma di soli 3 cm (148 totali), a testimonianza del fatto che il look che strizza l’occhio agli appassionati di crossover e SUV, non doveva inficiare le doti dinamiche della vettura, come avremo modo di confermarvi parlando della guida.

Interno: La bella plancia della Rio, con pochi ritocchi ed un pelo di spazio in più

Anche dentro si gioca con elementi colorati, come nel caso dell’esemplare da noi provato, mente la plancia è sostanzialmente identica a quella della Rio, da cui differisce solo per alcuni ritocchi e per un paio di centimetri in più di spazio per le teste di chi sale a bordo della Stonic. Più stile e design che qualità, potrebbe dire qualcuno, dato che le plastiche sono rigide anche nei punti a vista e più strategici, ma l’attenzione al dettaglio è elevata e ci sentiamo di promuovere gli interni senza sollevarle grosse critiche. I materiali sono si rigidi, ma ben curati, robusti e l’ergonomia è ottima.

Se internamente la Stonic conferma il look modaiolo, con tocchi di colore, di sicuro non le manca nulla dal punto di vista della tecnologia. Citiamo ad esempio Apple CarPlay ed Android Auto, di serie con il sistema floating con schermo da 7”. Veloce il navigatore veloce, non da lode invece la qualità audio del vivavoce utilizzando la connessione bluetooth con il proprio cellulare. I comandi vocali, gestiti dal tasto sul volante, funzionano solo sfruttando la connessione con Apple Carplay ed Android Auto, quindi con Siri ed il suo equivalente Google Now nel secondo caso. Come è abbastanza normale su una segmento B, mancano le bocchette dell’aria per i passeggeri posteriori, che invece possono usufruire di una presa USB.

La Stonic è compatta e perfetta per la città, con una lunghezza che resta contenuta in soli 414 centimetri, offre però una discreta abitabilità a bordo ed una capacità del bagagliaio di 332 litri (sono 325 sulla Rio). Non sono tantissimi, alcune avversarie dirette riescono a fare meglio, ma sono discreti per una segmento B, e salgono a ben 1.155 litri con gli schienali abbattuti. Merito di un passo di 258 cm, mentre la larghezza regala una buona comodità a 4 persone, l’eventuale quinto non è però nemmeno troppo sacrificato come posizione e spazio a sua disposizione.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

Sportività al vertice di categoria

Chi ama la guida un po’ più sportiva e dinamica, si trova spesso a fare i conti con auto che, un po’ per moda, un po’ per praticità, hanno baricentri più alti ed un rollio che si fa accentuato, a discapito del piacere di guida. Ecco, la Stonic in questo è certamente una bella eccezione. Rispetto alla Rio offre una posizione del sedile leggermente rialzata e più dominante, ma non perde nulla in termini di handling e sportività. Il bel carattere del motore a tre cilindri, che agli alti stuzzica non poco la voglia di alzare l’andatura, ci ha consentito di scoprire doti inattese della Stonic, perfettamente a suo agio tra le curve che abbiamo affrontato, oltretutto con condizioni molto eterogenee dell’asfalto.

Le Pirelli Cinturato Winter (qui trovate un articolo dedicato, con il nostro test effettuato proprio in occasione della prova su strada della Stonic), si sono comportate molto bene, ma è il connubio auto – pneumatico ad aver convinto, con una bella precisione, cambi di direzione rapidi e fulminei, ma anche un bel grip sui fondi impegnativi. Su neve e ghiaccio la Stonic non è mai andata in crisi e, anche esagerando provocando volontariamente perdite di aderenza su un piazzale innevato, a controlli di trazione e di stabilità disattivati, il comportamento è stato sincero ed intuitivo da gestire. Merito di una ottima vettura in quanto ad “harware”, che non necessita degli aiuti dell’elettronica per rimediare a lacune.

Alla guida troviamo poi un ricco pacchetto Adas, ormai indispensabile anche in chiave test Euro NCAP, anche se gran parte degli aiuti elettronici fanno parte di pacchetti opzionali o li troviamo solo nei più ricchi degli allestimenti. Come detto, il carattere frizzante espresso dall’aspetto della Stonic, è confermato anche tra le curve, con uno sterzo preciso ed un handling di guida più da compatta pepata che da SUV. L’altezza ridotta, ricordiamo che la Stonic resta sotto al metro e mezzo, le garantisce infatti una ottima tenuta di strada ed un rollio molto contenuto in appoggio in curva.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4.5/5]

In un mondo di diesel il tre cilindri è una gran bella alternativa

Quanto ai motori, questa Stonic è dotata del 1000 T-GDI (Turbocharged Gasoline Direct Injection) da 120 cavalli, ma si possono scegliere un’altra unità a benzina, il 1.4 MPi da 100 CV (che in collaborazione con BRC è disponibile anche in versione GPL, con però 4 CV in meno) oppure il 1.6 CRDi da 110 CV. Oltre a questi è presente a listino una motorizzazione appositamente dedicata ai neo patentati, il 1.2 MPi da 84 CV. Al momento niente trazione integrale e niente trasmissione automatica, perché le Stonic sono tutte 2WD e con cambio manuale a 6 rapporti. A breve arriverà però il doppia frizione a 7 rapporti, recentemente presentato e tra le novità più interessanti del Gruppo Hyundai – Kia.

Se spesso il nostro mercato premia le motorizzazioni a gasolio, dopo aver provato questa Stonic, vi suggeriamo vivamente di valutare il 1000 T-GDI, prima di scegliere. Il tre cilindri a benzina offre una erogazione che ai medio – bassi non ha molto da invidiare a quella di un propulsore a gasolio, grazie alle magie della sovralimentazione, mentre in alto non manca affatto di carattere e verve, diventando invece molto gustoso ed invogliando ad alzare l’andatura. I suoi 120 cavalli spingono bene la piccola Stonic, anche sulle salite del Passo del Maloja che abbiamo affrontato, mentre la coppia di 172 Nm arriva a soli 1.500 giri e consente di usare il cambio senza troppa frequenza. Silenzioso e con poche vibrazioni, è quindi certamente una valida alternativa ai super gettonati propulsori a gasolio.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Un buon rapporto qualità / prezzo e consumi onesti

Proseguendo il raffronto con l’alternativa diesel, il 1000 T-GDI pare essere all’altezza anche in chiave consumi, alla luce di quanto abbiamo visto. Con percorrenza prevalentemente autostradale, il dato medio si attesta infatti appena sotto quota 15 Km/l. Durante la nostra prova su strada abbiamo percorso oltre 2.000 km, molti dei quali a velocità costante di 130 Km/h, dove la Stonic consuma 7 litri ogni 100 Km, mentre si scende a quota 6 ad andatura intorno ai 110 – 120 Km/h. Con una guida un po’ attenta la soglia di 15 Km/l è quindi raggiungibile abbastanza facilmente. Nei tratti extraurbani abbiamo infatti rilevato valori che possono sfiorare anche i 17 Km/l, non male rispetto ai 20 tondi promessi dal dato nel ciclo combinato.

Infine, al capitolo prezzi, la Stonic parte da 16.250 euro per il 4 cilindri da 1.4 litri a benzina, per arrivare ai 17.250 euro proprio di questa motorizzazione, disponibile in tre allestimenti, Urban, Style (+ 1.500 euro) ed Energy (+ 3.000 euro e che include clima automatico, cerchi da 17” invece di 15 e sistema Smart Key & Pulsante d’avviamento). Si sale poi a quota 18.750 per il propulsore a gasolio da 110 cavalli, mentre il 1.200 da 84 cavalli è a listino al prezzo di 17.750 euro. Come da tradizione Kia, un valore aggiunto continuano ad essere i ben 7 anni di garanzia.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Davvero piacevole da guidare, look piacevole, motore grintoso.Consumi non sempre contenuti, capacità bagagliaio, garanzia.

Kia Stonic: la Pagella di Motorionline

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2 commenti

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  • Vincenzo ha detto:

    Il rollio delle ruote sull’asfalto è molto percepito all’interno della vettura è da fastidio. La permanenza all’interno durante la guida non è affatto piacevole. Auspicabile buona insonorizzazione.

  • Matteo Pozzi ha detto:

    Ciao Vincenzo, in base a quanto dici successivamente, immagino che per rollio (che è tutt’altra cosa) tu intenda il rumore di rotolamento. Se è così, la cosa dipende anche dagli pneumatici utilizzati, quindi non è escluso che le colpe non siano tanto dell’auto (che a noi non è apparsa particolarmente rumorosa), ma piuttosto dal tipo di gomma montata.

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