Lamborghini: non c’è spazio per un altro Suv al di sotto della Urus
E' una questione di posizionamento del brand
Lamborghini Urus – Svelato in anteprima mondiale lo scorso 4 dicembre 2017 direttamente a Sant’Agata Bolognese, il super Suv della casa del Toro ha rappresentato un’autentica novità di prodotto: la Urus ha aperto a Lamborghini le porte del sempre più dorato mondo dei Suv dopo l’esperienza della LM002, la fuoristrada costruita in appena 301 esemplari e prodotta dal 1986 al 1993.
Oviamente Lamborghini punta in alto con la sua nuova super Suv: la Urus, infatti, dovrebbe poter raddoppiare le vendite di casa madre che nel 2017 si sono attestate a 3.815 unità. A pochi mesi dal lancio la percezione è di poter risucire nell’intento. Stefano Domenicali, CEO di Lamborghini, non a caso ha già dichiarato: “Ci aspettavamo un feedback positivo da parte dei clienti, ma non al livello che stiamo ricevendo ora. La reazione dei clienti è davvero fantastica”.
Boom di vendite, dunque, che nello specifico sono in conquista: da un primo esame, infatti, risulta che l’inedita Urus sta attirando verso il brand del Toro una gran moltitudine di clienti nuovi. Pare, addirittura, che per ben il 70% dei nuovi acquirenti, la Urus rappresenti la prima Lamborghini. Dunque tutto a gonfie vele a livello commerciale per Lamborghini e la sua Urus.
In tal contesto, Lamborghini ha fatto sapere che al momento non ha alcuna intenzione di produrre un altro Suv da posizionare al di sotto della Urus. Maurizio Reggiani, responsabile del dipartimento Ricerca e Sviluppo Lamborghini, ha dichiarato: “Ad oggi penso che il posizionamento della Urus sia perfetto ed in questo momento presumo che si tratti di un parametro al di sotto del quale non bisogna scendere. E’ una questione di posizionamento del brand per non diluire lo status attuale all’apice del settore automobilistico”.
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