Lancia Voyager, primo contatto con la monovolume più grande sul mercato

Abbiamo testato la Lancia Voyager 2.8 Turbodiesel CRD

Lancia Voyager, primo contatto con la monovolume più grande sul mercato

Molto spesso alcune caratteristiche di un’auto non si notano fintanto che non le si prova. La Lancia Voyager esteticamente non ci aveva impressionato per le dimensioni, solo guidandola in città ci siamo resi conto che sono davvero fuori dal normale. 522 cm di lunghezza, 2 metri tondi di larghezza e 175 cm di altezza. Numeri che ne fanno di fatto una vettura senza concorrenti. Le altre monovolume si fermano ben al di sotto dei 5 metri. Per fare un paragone, il Fiat Ducato in versione base è circa 25 cm più corto!

Certo è che il non averlo notato prima di mettersi al volante è significativo del fatto che, malgrado le abbondanti dimensioni, la linea resti armoniosa. I tecnici torinesi hanno preso la cugina americana, la Chrysler Town&Country, e l’hanno rivista rendendola una vettura premium e con caratteristiche più adatte al mercato europeo. Dobbiamo ammetterlo, in altri casi non ci era piaciuto il risultato, ma questa volta il connubio di caratteristiche e stili ha dato buoni frutti. Esteticamente esternamente le novità sono forse meno importanti, limitate alla grossa calandra Lancia, ai fari Bi-Xeno ed ai cerchi. Dentro la Lancia Voyager troviamo invece materiali pregiati, come la pelle dei sedili, inserti in radica e cromature.

A bordo non si può non notare la parentela americana della Lancia Voyager: sedili elettrici e riscaldabili (in questo caso compresi quelli della seconda fila), cambio automatico con comando sulla destra del volante, pedali regolabili elettricamente, volante con moltissimi comandi anche nella parte posteriore e riscaldabile elettricamente, comandi elettrici in apertura e chiusura per le due porte posteriori scorrevoli e per il portellone. La stessa funzione è disponibile anche dal telecomando.

Due gli allestimenti previsti, Gold e Platinum, con differenze di allestimento come, ad esempio, il sistema di navigazione con schermo touchscreen da 6,5” e la telecamera posteriore che sono a pagamento per la Gold ed inclusi nel secondo allestimento, oltre ad altri particolari come le memorie per i sedili elettrici o il sistema completamente Keyless anche per l’accensione del veicolo che sono esclusiva della Platinum.

Lo spazio è davvero abbondante ed il sistema Show’n Go, brevetto Chrysler, consente di far sparire nel pianale sia i due sedili della seconda fila che quelli della terza. Nel primo caso i sedili si infilano nello spazio ricavato anteriormente, anche grazie all’aiuto di un pistone idraulico. Occorre solo posizionare i sedili anteriori “tutto avanti”. Per la fila più arretrata il sistema è più “meccanico”, i tre posti sono divisi in modo asimmetrico e ciascuna delle due parti che compongono la panchetta si possono piegare su se stesse e ribaltare all’indietro. Proprio lo spazio dedicato al ripiegamento dei sedili fa si che, anche nella configurazione a 7 posti, lo spazio per i bagagli resti molto abbondante, con una profondità elevata e 535 litri di capienza.

Con tutti i sedili “spariti” nel pianale il carico sale a 4.100 litri, con un piano di carico perfettamente liscio, rendendo di fatto la Lancia Voyager un furgone di lusso su cui poter trasportare di tutto, attrezzature sportive incluse. Peccato che il comodo sistema che accoglie i sedili nel pianale lo renda però abbastanza alto, con due svantaggi. Il primo riguarda proprio l’altezza utile per il carico, di poco superiore al metro. Il secondo e forse più importante, è la salita e discesa poco agevole, al punto di far sembrare utile un gradino.

Veniamo alla guida. Per ora l’unica motorizzazione prevista è un 2.8 Common Rail Diesel, di fabbricazione della italiana VM. Non è troppo sportivo, sviluppa 163 cv, ma è molto regolare nell’erogazione e ben si adatta ai 24 quintali a vuoto della grossa monovolume italo-americana. La velocità massima è di oltre 190 km/h, buono lo spunto anche grazie al cambio automatico 6 marce che è dotato del classico convertitore di coppia ma è utilizzabile anche come sequenziale e, all’occorrenza, è più rapido del previsto.

Ottimo il comfort, malgrado le sospensioni più rigide rispetto al cugino americano, e la rumorosità è contenuta almeno fino alla velocità di 130.

I consumi non sono certo il pezzo forte del Voyager, dimensioni e peso si fanno sentire. Abbiamo rilevato intorno ai 7,5 km con un litro in città e circa 10 su percorsi extraurbani con il piede delicato sull’acceleratore. Con 76 litri di serbatoio l’autonomia è comunque discreta.

Abbiamo trovato ottimo il sistema con un spia sugli specchietti laterali che indica la presenza di un veicolo nell’angolo morto, e di un cicalino ad ulteriore segnalazione in caso di inserimento della freccia in quella direzione. Ricordiamo che fa parte del pacchetto optional Blind Spot & Cross PathDetection (1050 €).

Altro optional a cui non rinunciare, soprattutto se avete figli piccoli, il DVD con doppio schermo da 9” a disposizione dei passeggeri della seconda e terza fila di sedili, che include telecomando e cuffie senza fili. Solo a vettura ferma l’immagine può essere visualizzata anche sullo schermo nella console frontale.

Il prezzo di partenza è di 41.000 € per la versione Gold, 4 mila in più per la Platinum.

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