L’Italia delle multe: da Nord a Sud contestazioni sempre più strane
Regole e leggi che oscillano tra l'obsoleto e l'assurdo
L’Italia può vantare un titolo non certo lusinghiero, ovvero quello del paese in cui fioccano multe davvero singolari, imposte a cittadini che si trovano a far fronte a contestazioni che molto spesso hanno tratti quasi surreali.
Lo sfortunato padrone di un cane per esempio è stato costretto a pagare 135.000 delle vecchie lire per atti osceni in luoghi pubblico e violazione dell’articolo 83 del regolamento di polizia veterinaria, avendo lasciato il suo cane libero senza guinzaglio e averne permesso così l’accoppiamento con una cagnetta, “dando uno spettacolo indecoroso e di intralcio alla circolazione”. Un cittadino di Barzano è stato multato per sosta vietata e per aver intralciato il traffico con il passeggino di suo figlio. Assolutamente vietato lo spirito d’iniziativa a fin di bene: un parrocco ha dovuto pagare un milione di lire perché aveva riverniciato le strisce pedonali ormai sbiadite davanti alla sua chiesa mentre un farmacista è stato sanzionato per aver piazzato una pedana dinanzi al suo negozio per favorire l’accesso da parte di persone disabili. Entrambi multati per occupazione abusiva di suolo pubblico.
Da Nord a Sud dunque è una carrellata di regolamenti quasi assurdi. A Lerici non si può uscire in costume nè stendere gli asciugamani fuori dai balconi e dalle finestre mentre a Positano un’ordinanza impedisce i fuochi d’artificio durante le feste private, tranne il sabato. A Sorrento agli artisti di strada è vietato sostare nello stesso posto per più di quindici minuti: bisogna spostarsi di almeno 500 metri. A Eboli divieto di darsi un bacio in auto, pena 500 euro di multa, mentre a Milano multa di 50 euro per chi viene sorpreso dai vigili a far pascolare animali in luogo pubblico.
Proprio a Milano i cittadini devono vedersela con una sfilza di divieti imposti dal nuovo regolamento dei vigili. Quaranta euro di multa per chi viene beccato a fare i suoi bisogni lontano dai gabinetti pubblici o ancora per chi stende il bucato sui balconi o davanzali delle facciate condominiali. E poi ancora sanzioni per chi va in bici nei giardini pubblici, a chi viene “sorpreso sul marciapiede con oggetti troppo voluminosi o sudici o che possano imbrattare i passanti” o chi non rispetta il divieto di “sdraiarsi alla pubblica vista, mostra nudità, piaghe o deformità”.
La sanzione più alta, pari a 3.098 €, è per chi è sorpreso in auto con una salma: il regolamento di polizia mortuaria ipotizza infatti una sanzione nel caso in cui un agente sorprendesse un cittadino in auto con “una salma e privo dell’idoneità sanitaria”.
Foto: Bruno Cordioli
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