Lotus Elite, concept car al Salone di Parigi 2010

Lotus Elite è una coupé solo a prima vista: il tetto in vetro è retrattile e la trasforma da Gran Turismo filante a Spyder più pacata. Potrà essere equipaggiata con la propulsione ibrida e con il dispositivo KERS. Con queste premesse s’apre la nuova era Lotus. Il costruttore britannico svela la terza sorpresa del Salone di Parigi 2010, dopo Lotus Evora S e Lotus Evora IPS.

Non è nuovo il nome. Lo è, invece, la scelta di un linguaggio progettuale leggero, armonico ed immediato. Lotus Elite verrà introdotta all’interno della gamma a partire dalla primavera dell’anno 2014 e solo allora concretizzerà il nuovo capitolo stilistico: anticipa, ad ogni modo, già ora, le direttive cosmetiche venture delle autovetture sportive di Hethel.

Lotus Elite è potente: viene equipaggiata con un propulsore Toyota di 5,0 litri, che è in grado di generare 620 cavalli e 720 Nm di coppia massima, che, nello specifico, le permettono di raggiungere i cento chilometri orari da ferma in un tempo compreso tra 3,5 e 3,7 secondi. Lotus Elite è leggera: pesa 1.650 chilogrammi, comprendendo persino la rigidità torsionale aumentata e il dispositivo che permette di ritrarre il tetto: è il frutto delle ideologie della casa automobilistica britannica, che ha lavorato alacremente sulla questione.

Lotus Elite è comoda: la geometria interna a quattro sedute (le due posteriori di più piccola dimensione: 2+2) assicura spaziosità ed agevolezza negli spostamenti. Negli spostamenti veloci.

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