Lotus: Geely ha messo a punto un forte piano di investimenti
Nei piani di Geely un aumento della gamma di modelli firmati Lotus
A distanza di poco più di un anno dall’acquisto di Lotus, la cinese Geely (già proprietaria di Volvo) sta studiando una strategia di sviluppo per mettere a frutto le potenzialità dell’iconica casa costruttrice inglese. Stando a quanto riportato da Autonews.com, il Geely Holding Group avrebbe infatti messo sul piatto della bilancia una somma prossima ad 1,7 miliardi di euro per proiettare nel futuro il marchio creato 70 anni fa dal geniale Colin Chapman. L’ingente somma sarebbe stata messa a disposizione al fine di far crescere la gamma del costruttore di Hethel e di conseguenza migliorare la sua capacità produttiva.
Si pensa a SUV sportivi ed al ritorno della Esprit
Attualmente Lotus prevede una gamma fondata solo su tre modelli che rispondono al nome di Elise, Exige ed Evora: nei prossimi anni questa gamma di vetture potrebbe essere ampliata grazie all’arrivo di uno o forse due inediti SUV sportivi così come rivelato in un nostro articolo. Non solo: oltre ai due probabili nuovi SUV e ad una profonda evoluzione dei modelli attuali, Lotus starebbe pensando anche a far tornare sui mercati mondiali l’iconica supercar Esprit. In ogni caso i nuovi modelli prospettati potrebbero fare la loro comparsa nei listini Lotus non prima del 2020.
Obiettivo 3.000 sportive e 10.000 SUV all’anno
Stando così le cose, grazie ai nuovi investimenti prospettati da Geely, Lotus dovrebbe poter passare da una produzione di 1.600 unità attuali a circa 3.000 sportive all’anno. In un secondo momento, inoltre, grazie all’apporto dei SUV su citati, il brand inglese potrebbe arrivare a produrre ben 10.000 vetture all’anno. Numeri certamente elevati rispetto a quelli odierni che, in ogni caso, dopo svariati anni di difficoltà, hanno permesso al costruttore di Hethel di mettersi alle spalle un positivo 2017 che ha visto un aumento delle vendite del 10%. La strada è certamente ancora in salita ma Geely è intenzionata a tener fede alle promesse fatte in sede di acquisizione dello storico marchio inglese quando dichiarò di volersi impegnare a fondo proprio per “espandere e accelerare il lancio di nuovi prodotti e tecnologie”.
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