Mazda 2 1.5 Skyactiv-G, massima attenzione alle emissioni per la piccola ammiraglia giapponese [PROVA SU STRADA]

Niente tre cilindri per Mazda, ma efficienti propulsori 1.5 litri a 4 cilindri, sia benzina che diesel con potenze da 75 a 115 cavalli

Aggiornamenti per la terza generazione di Mazda2, che riguardano soprattutto i motori, ora Euro 6d TEMP. Oltre a questo troviamo equipaggiamenti più ricchi, mentre restano invariate le sue belle linee

Mazda 2 1.5 Skyactiv-G Dopo averla guidata un paio di anni fa (qui la nostra prova su strada), torniamo al volante della piccola di casa Mazda, identica a se stessa nel look, ma aggiornata per adeguarsi alle più severe norme Euro 6D Temp, obbligatorie per le vetture nuove da settembre 2019 (un anno prima per l’omologazione di nuovi modelli), nonché anello di congiunzione con la norma Euro 6D, che entrerà in essere a gennaio 2021. Di cosa si tratta è facile intuirlo, quanto sia complesso per le case automobilistiche adeguarsi, un po’ meno. Pensate che le omologazioni di tutti i modelli e versioni è stata così difficoltosa da obbligare alcuni produttori a sospendere per alcune settimane la produzione.

Mazda in questo ha giocato di anticipo, dato che la Mazda2 è conforme già da qualche mese, pronta per affrontare nuove sfide. Lo fa con una soluzione che continua ad essere fuori dal coro, in un contesto che vede le piccole orientarsi verso compatti motori a 3 cilindri, lei invece conferma il suo ottimo 1.5 Skyactiv-G, 4 cilindri, con potenze da 75, 90 e 115 cavalli, mentre con l’occasione dell’aggiornamento sotto al cofano, la segmento B di Hiroshima guadagna allestimenti più ricchi. Il Comfort Pack, oltre a cerchi in lega da 15″, fendinebbia e sensori parcheggio, offre ora anche i vetri privacy. L’allestimento Exceed si arricchisce di videocamera posteriore e Smart Key, che si affiancano a fari Full LED, clima automatico, sistema di frenata di emergenza, sensori luce/pioggia, sistema infotainment MZD Connect con navigatore e cerchi in lega da 16″. Infine, il Leather Pack offre la scelta tra pelle Black e quella White, senza aumentare di prezzo, includendo anche i nuovi cerchi in lega da 16″ bicolore Silver.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Si conferma il Kodo Design per la piccola di casa Mazda

Nel passaggio dalla seconda all’attuale generazione, la Mazda 2 ha decisamente tagliato con il passato, con linee tutte nuove. Se in precedenza i designer giapponesi avevano poco spazio, dato che il progetto era condiviso con la Ford Fiesta, la terza “2” è tutta Mazda e lo è anche stilisticamente, passando al fomoso Kodo Design. Per la prima volta si vede questo stile anche sulla piccola di casa, con un look che è decisamente molto personale, ma non per questo troppo diverso dagli oggettivi canoni di bellezza, anzi. La Mazda2 è ben proporzionata, con una zona frontale importante, dato che il cofano si estende in lunghezza in modo accentuato per una vettura di questo segmento, mentre l’abitacolo compatto si raccorda bene, grazie ad un parabrezza abbracciato da un montante che ben si allunga verso il cofano anteriore. Il muso è certamente la parte che esprime in modo più forte il carattere della “2”, con una generosa bocca, la calandra con bordatura cromata che si unisce ai gruppi ottici. Nella parte bassa del gruppo paraurti troviamo poi linee tese e scolpite intorno ad una ulteriore e sottile presa d’aria, a sviluppo prettamente orizzontale, oltre che ai fari fendinebbia. Muscolose le fiancate, con i passaruota sottolineati, soprattutto gli anteriori, mentre la vista posteriore è piuttosto “massiccia”, con un lunotto alto e una presenza importante sia del gruppo paraurti, che del portellone del bagagliaio. Nulla di nuovo con l’aggiornamento 2018, senza alcun ritocco a quanto avevamo visto fin dal lancio nel 2014, a conferma della bontà del lavoro dei designer che hanno dato la luce alla segmento B di casa Mazda.

Interno: vuole essere una piccola ammiraglia

Il concetto è rimarcato nei comunicati ufficiali, ma trova conferma anche nella realtà: la Mazda2 punta ad essere una piccola ammiraglia, con una presenza di classe e di qualità, nei suoi interni, sia per scelta di materiali che per dotazione. A maggior ragione nella versione 2018, che come detto in apertura, oltre che nelle motorizzazioni, cambia nell’allestimento, con dotazioni più ricche in ciascuna delle tre soluzioni proposte. La cosa diventa ancor più evidente al salire verso il top di gamma, come l’esemplare da noi provato, una Exceed con Exclusive Pack, una estensione del Leather, che aggiunge al rivestimento in cuoio ed ai sedili anteriori riscaldabili elettricamente, la videocamera posteriore, i battitacchi ed i cerchi in lega cromati. Tanta qualità, ma anche tecnologia, anche grazie all’i-Activsense Technology, che arricchisce la dotazione con la Smart key, il controllo automatico degli abbaglianti, il sistema di monitoraggio degli angoli ciechi, dotato anche di sistema di rilevazione pericolo in uscita parcheggio, il sistema di frenata automatica in città posteriore ed il sistema rilevamento stanchezza guidatore. Un dettaglio aiuta forse più di altri a capire il posizionamento alto che vuole avere la Mazda2, la presenza, insieme al sistema infotainment MZD Connect con schermo da 7”, dell’head-up display, più unico che raro in questo segmento. I pochi difetti della Mazda2 li troviamo nelle plastiche nella parte alta della plancia che sono piuttosto rigide, come d’abitudine sulle segmento B, mentre il bagagliaio non è molto regolare nelle sue forme e non è al top nemmeno in quanto a capacità, con 280 litri, che passano a 950 a schienali posteriori abbattuti.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Piacevole e sportiveggiante, con tanta sicurezza

Come accennato, la dotazione è ricca, sia di piacevoli “fronzoli” che rendono piacevole l’esperienza a bordo, per chi guida ed anche per i passeggeri, ma soprattutto per quanto concerne la sicurezza attiva e passiva. Tante sigle (HBCS, BSM, RCTA, Rear SCBS, DAA, LDWS, ABS, EBD, EBA, DSC, TCS, ESS) ciascuna delle quali è relativa ad un sistema di sicurezza o di aiuto alla guida, il tutto per aumentare il comfort a bordo, riducendo lo stress e mettendo in condizioni di essere sereni, ben sapendo tutto ciò che la Mazda2 è in grado di monitorare e gestire in autonomia. Per quanto riguarda il mero piacere di guida e l’aspetto legato alla sportività, l’ottimo telaio vede nel peso molto contenuto un amico per regalare più brio, ma soprattutto un comportamento dinamico sportivo alla piccola Mazda. Sulla bilancia fa infatti segnalare un peso di soli 975 Kg (1.050 in ordine di marcia con il conducente), che unito al G-Vectoring Control (GVC) rende la Mazda2 bella reattiva tra le curve, mentre in autostrada si viaggia comodi e sicuri, a testimoniare che non solo la città è il suo habitat migliore. Un poco troppo accentuati, ma stiamo cercando il pelo nell’uovo, i fruscii aerodinamici ed il rumore di rotolamento degli pneumatici, quest’ultimo dovuto forse a quelli scelti come primo equipaggiamento sull’esemplare provato.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Dowsizing? La via di Mazda continua ad evitarlo

La segmento B di Hiroshima non si piega alla moda dei 3 cilindri ed è disponibile in tre step di potenza, per quanto riguarda i benzina, sempre 1.5 litri 4 cilindri. Si parte dalla 75 cavalli, si sale poi a 90 e 115. Per tutte e versioni del 1.5 Skyactiv-G, i valori massimi arrivano a 6 mila giri e con una coppia di 135 Nm per la 75 cavalli, 150 per le altre due, che hanno quindi curve di erogazioni praticamente identiche fino a 4.000 giri, per poi differenziarsi, con la 115 cavalli che si fa più vivace. Quest’ultima è poi dotata anche del sistema i-ELOOP per il recupero dell’energia in frenata. Quanto al gasolio, la Mazda 2 è disponibile unicamente con un propulsore di medesima cubatura e frazionamento dei benzina, capace in questo caso di 105 cavalli (a 4.000 giri) e di 220 Nm, erogati costantemente tra i 1.400 ed i 3.200 giri.

Cambia il cambio. Si, perché ciascuno dei tre step del 1.5 Skyactiv-G prevede soluzioni diverse. Si parte con la sola opzione del manuale a 5 rapporti per la 75 cavalli, che sulla 90 viene però affiancato da un automatico a 6 (+ 1.500 euro), mentre la 115 è disponibile unicamente con un manuale a 6. L’automatico è forse incompatibile con il sistema per il recupero di energia, che come accennato è di serie solo sulla più potente delle Mazda 2.
La Mazda2 1.5 Skyactiv-G 90 cv, con 105 grammi di CO2 per Km percorso, è anche la più attenta all’ambiente del lotto di quelle a benzina (4 se includiamo la sorella automatica, che sale a 112 grammi).

Un cilindro in più ed un turbo in meno della gran parte della concorrenza, regalano una personalità diversa, non solo nel look, alla Mazda2. Infatti la curva di erogazione da aspirato è sempre meno diffusa, ma si fa apprezzare non poco quando si allunga un po’, lasciando salire la lancetta del contagiri prima di cambiare rapporto. In questo la presenza di sole 5 marce con il 90 cavalli, impone di tenerlo un po’ allegro, anche perché, gioco forza trattandosi di un aspirato, ai bassi regimi è più sornione di un motore sovralimentato. Poco male, non avrà certo la ripresa di un diesel o degli ultimi benzina, ma il 4 cilindri è molto piacevole e capace di prestazioni interessanti, anche grazie al peso contenuto della vettura. Così passa da 0 a 100 in 9.4 secondi ed allunga bene, fino ad una teorica velocità di punta di 183 Km/h.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Parte da 14.050 euro, 15.300 in versione da 90 cavalli, ma può sforare i 20 mila

La nuova Mazda2 1.5 Skyactiv-G 1.5 90 cv nel più ricco allestimento Exceed, come quella da noi provata, parte da un prezzo di listino di 18 mila euro tondi. Aggiungendo la vernice metallizzata Soul Red, l’I-ACTIVSENSE TECHNOLOGY e l’Exclusive Pack, si superano di poco i 20 mila euro (20.300 per la precisione). Va detto che è “fin troppo” per una segmento B e che, nell’allestimento mediano dei tre, l’Evolve, la stessa motorizzazione è offerta a 15.300 euro. L’entry level è la 75 cavalli che, nella versione Essence, parte da 14.050 euro, mentre a pari allestimento (Evolve), la differenza tra le due è di 550. Al top la 115 cavalli che, oltre al motore più potente, è offerta solo nella più ricca configurazione e con una dotazione che porta il suo prezzo a 18.700 euro. La Mazda2 a gasolio, la Skyactiv-D da 105 cavalli parte da 17.450 euro per la Evolve, 2.700 in più per la Exceed. Ricordiamo che il cambio automatico Skyactiv-Drive 6AT è disponibile solo con motore a benzina da 90 cavalli, al prezzo aggiuntivo di 1.500 euro.

Passando ai consumi, la scelta di restare fedeli al 4 cilindri aspirato sembra pagare, con valori analoghi ai più compatti 3 cilindri, solitamente da 1 litri e sovralimentati, che troviamo sotto ai cofani di molte avversarie di segmento. Quanto al dato dichiarato in ciclo combinato la 90 cavalli è la più parca delle tre Mazda2 a benzina, con un valore di 4.5 l/100 Km. La 75 cv stacca un valore di poco superiore, di 4.7, mentre la più potente 115 richiede 0.1 litri in più. All’atto pratico abbiamo registrato un consumo che non è mai stato superiore ai 7 litri ogni 100 Km (oltre 14 Km/l se preferite) utilizzando la vettura solo in città (a fronte di un 5.9 dichiarato in ciclo urbano). Spostandosi sulle strade extraurbane si migliora decisamente e si viaggia intorno ai 17 con un litro (5.9 l/100 Km), senza grossi sforzi e lasciando intuire il fatto che, con una guida più attenta, la soglia dei 20 Km/l è decisamente avvicinabile.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Piacere di guida, linea e dotazione.Capacità bagagliaio, qualche plastica rigida.

Mazda 2 1.5 Skyactiv-G: la Pagella di Motorionline

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