Mercato auto Italia: ancora in ribasso le immatricolazioni, ma meno del previsto

Nordio: incremento di domanda su livelli deboli nel 2014

La crisi del mercato dell'auto conosce un mese di parziale respiro, nel senso che la flessione è stata meno pronunciata del solito. Secondo l'UNRAE, comunque, nel 2014 potremmo conoscere un aumento della domanda, ma su livelli ancora molto deboli
Mercato auto Italia: ancora in ribasso le immatricolazioni, ma meno del previsto

Sono stati diramati i dati del mercato italiano dell’auto per l’appena concluso mese di luglio e i dati, manco a dirlo, sono nuovamente sconfortanti. La flessione dell’1,92%, però, è stata un po’ meno pronunciata del solito e in un clima come quello attuale, c’è praticamente da esserne contenti. Si può parlare di una risalita? Senza alcun dubbio rispetto ai dati degli scorsi mesi, che hanno registrato cali più vicini al 10%, ma ci vorrà ancora del tempo prima di capire se si tratta di una buona notizia destinata a durare nel tempo o meno. Le immatricolazioni del mese di luglio sono state 107.514, contro le 109.617 dello scorso anno. In totale in questi primi sette mesi dell’anno sono state immatricolate un totale di 839.481 auto, registrando un calo del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2012.

Il Gruppo Fiat, con una quota di mercato del 29,17%, rimane il più popolare nel nostro paese, pur registrando un calo del 10.67% rispetto alle vendite dello scorso anno. Dietro al Lingotto troviamo il Gruppo Volkswagen con il 13,39% del mercato e il PSA Peugeot-Citroën con il 9,42%. Entrambi, comunque, rimangono in calo rispetto alle vendite generali. Giù dal podio troviamo la General Motors, presente nel nostro Paese con i soli marchi Opel e Chevrolet, seguita in ordine da Renault, Hyundai, Daimler, BMW, Toyota, Nissan e l’accoppiata Jaguar-Land Rover. La Fiat Panda è sempre l’auto più vendute del Paese, con la 500L che conquista la vetta per le auto a gasolio. La Citroën C3 è l’auto straniera più venduta.

Parlando del solo Lingotto, praticamente l’unico marchio in positivo è Maserati, che registra un aumento del 50,65% delle sue vendite. In calo persino Ferrari, che lascia sul campo il 22,11%. Sempre negative, ma questo ormai non fa quasi più notizia, Alfa Romeo e Lancia, che perdono il 26,21% e il 23,27% rispettivamente. Per quanto riguarda le altre case, praticamente nessuno riesce a “salvarsi” questo mese. Sono poche le case che riescono a guadagnare e tra queste c’è BMW (+0,58%), Kia (+16,76%) e Renault (+2,32%).

«Continua ormai da 38 lunghi mesi il segno negativo del mercato, nonostante il risultato del mese di luglio, confrontato con l’anno precedente, sia stato supportato da una giornata lavorativa in più e dal risultato già critico del luglio 2012 che registrò un -20,8% – sono state le parole di Massimo Nordio, presidente dell’UNRAE – Dobbiamo quindi guardare avanti e continuare a stimolare l’attenzione del Governo sull’importanza dell’intera filiera automotive (72,7 miliardi di euro di contributo all’Erario nel 2012, pari al 17% del totale delle entrate fiscali) ed, in particolare, sul sostegno che le Case estere danno alla componente distributiva, rappresentata dalle Reti di vendita e di assistenza che contano 15.280 imprese e che danno lavoro a 132.000 persone, generando un fatturato da 50 miliardi di euro

«Secondo l’UNRAE – ha continuato Nordio – sulla base delle ultime previsioni del nostro Centro Studi, a fine anno il mercato dell’auto si posizionerà leggermente al di sotto di 1,3 milioni di immatricolazioni, segnando un calo vicino all’8% rispetto ai risultati già critici del 2012. […] Se non si dovesse intervenire a livello governativo per il rilancio dell’economia, il mercato auto vedrà nel 2014 un incremento di domanda su livelli ancora molto deboli e decisamente inferiori al dato 2012, che registrò una flessione del 20% a 1,4 milioni di autovetture vendute

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