Milano Fase 2: il piano prevede nuove piste ciclabili [VIDEO]

Quasi nuovi 23 chilometri dedicati alle due ruote

Milano Fase 2: il piano prevede nuove piste ciclabili [VIDEO]

Lunedì 4 maggio inizierà la fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia ed una delle criticità più alte riguarda i mezzi pubblici, in particolare nelle grandi città. Milano è forse dove il rischio è più elevato, vista l’abitudine dei cittadini di muoversi con bus, treni e metropolitane per andare al lavoro. Così è stato presentato un piano per la mobilità alternativa, con le biciclette in primo piano.

Il piano è stato spiegato con un video social da Marco Granelli, assessore alla Mobilità ed ai Lavori Pubblici del capoluogo lombardo: “Nelle prossime settimane ci muoveremo di più, ma non potremo usare tutti il trasporto pubblico come prima perché dovremo tenere le distanze e non potremmo usare tutti le automobili perché altrimenti avremo più traffico – le sue parole – Dunque, dovremo usare di più le due ruote: moto, scooter e soprattutto le biciclette”.

Il piano delle piste ciclabili per Milano

Partirà, così, la creazione di nuove piste ciclabili per tutta la città, in modo da invogliare e rendere meno pericoloso l’utilizzo delle biciclette. Il tutto verrà fatto solamente in segnaletica, accorciando lo spazio per i veicoli in transito. La prima sarà realizzata da Piazza San Babila fino a Sesto Marelli, ripercorrendo in buona parte il percorso della M1 della metropolitana.

Un’altra pista ciclabile collegherà Bande Nere a Bisceglie: in questo caso, la pista ciclabile sarà posizionata “tra il marciapiede e la sosta”. Una terza pista sorgerà tra Via Farini ed il Cimitero Monumentale, utilizzando il Cavalcavia Bussa. “Le bici andranno in un senso verso il quartiere Isola insieme con le auto, in zona 30, mentre nell’altro senso potranno andare in contromano”.

Queste le quattro piste ciclabili in programma, i cui lavori inizieranno in tempi brevissimi, ma ci sarà spazio per le biciclette anche nei controviali: da Viale Zara a Viale Fulvio Testi, passando per Viale Certosa, Famagosta, Viale Romagna, Campania e Molise. Le auto dovranno viaggiare al massimo a 30 chilometri orari, “così i ciclisti potranno percorrerli in sicurezza”.

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1 commento

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  • antonio ha detto:

    All’assessore Granelli si chiede superiore attenzione per i controviali di fulvio testi e specialmente nella zona testi/san glicerio che attualmente sono sempre assediati dalla prostituzione transessuale nonostante il coronavirus. Una simile soluzione,( percorso trenta all’ora) favorirà maggiormente il “bivacco” dei viados lungo i marciapiedi dei controviali in vicinanza di abitazioni e ristoranti e non in luoghi isolati dove si preferirebbe, più avanti di cento metri. A Cosa si riferisce questo disagio?: 1 all’uscita di casa si trovano sempre orinate umane sui muri e defecazione umana nei marciapiedi. 2 assembramento di umani con frequenza di 5, 6 viados alla volta che fermano le auto nei controviali dalle 22 di sera fino alle 5 del mattino, e nonostante le decine di migliaia di morti per coronavirus nessuna precauzione, 3 sempre vicino alle abitazioni scorribande di auto di avventori che si fermano con vetture in moto e all’uscita dal ristorante si deve assistere a voce alta la cifra pattuita per l’incontro sessuale.4 per le giornate “tranquille” si notano, sempre all’uscita della propria abitazione fazzoletti carta igienica sparsi e preservativi usati.
    Tutto questo si concentra in una zona specifica fulvio testi angolo san glicerio,
    La timida proposta della pista ciclabile che dovrebbe servire a dissuadere l’uso della vettura privata, in questo caso serve solo a creare un ambiente tipo “salottifero” per i trans e non si adegua per niente alle precauzioni prevedibili per combattere il virus.
    Si chiede, pertanto, e visto che si avviano interessi per un assetto viabilistico metropolitano maturato a fini di una emergenza per la collettività, di non ignorare questo disagio e degrado urbano.
    Si chiede di inserire un segnale con divieto di accesso di pubblica via(per soli circa 800 mt) alle automobili, riservando il controviale solo agli abitanti ed alle biciclette, monitorando il percorso con telecamere per i trasgressori, accessori tecnologici indispensabili per dissuadere assembramenti nocivi alla sicurezza come la propagazione del virus.
    Firmato circa 2000 persone del quartiere

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